Bookmark(0)

PRECEDENTE SUCCESSIVO

Capitolo 1: Il secondo studente trasferito



Leccandosi le labbra, sentì un sapore dolce.
Il territory che circondava il suo corpo era in grado di controllare la gravità, l’umidità,
la temperatura e qualsiasi altra cosa che si possa immaginare.
Quindi, se si volesse spiegare perché stesse sudando, bisognerebbe cercare un’altra
ragione. Ad esempio il troppo esercizio, o una malattia grave ––
Oppure, il panico.
“……..”
Origami Tobiichi deglutì, cercando di regolare la sua respirazione, e strinse la presa
sulla sua potente spada laser ‘No pain’ che stringeva in mano.
Al momento, a coprire il corpo slanciato di Origami non era l’uniforme scolastica che
indossava di solito, ma una tuta da battaglia e un Realizer da combattimento.
I maghi moderni indossano queste armature meccaniche per usare la magia.
Così, i maghi che possono creare i loro territory personali, possono diventare
superumani.
Ma –– adesso Origami, che era in questo stato, era stata completamente messa
all’angolo.
“–– Uwaaaaaaaaaa!?”
“….. Tch.”
In risposta all’urlo che sentì attraverso il ricevitore, Origami schioccò la lingua.
Un suono familiare. Era la voce di un membro dall’Anti-Spirit team a cui apparteneva
Origami, l’AST.
Con questa –– erano già nove persone. Tutti quanti a parte Origami erano stati
sconfitti.
“……. Ku.”
Mentre si nascondeva tra le macerie per non farsi vedere, Origami impartì un ordine
nella sua testa.
In un attimo, la luce del territory di Origami si piegò, mentre lo schermo mostrava
immagini che normalmente la vista non potrebbe vedere.
Vicino alla base di Tenguu dove si trovava la JGSDF, campo d’addestramento
speciale.
Era dove Origami e l’AST potevano usare le CR-units, un area speciale potenziata
con la magia.
E al centro della foresta di macerie, si trovava una ragazza con i capelli legati in una
coda di cavallo. Aveva un aspetta calmo.
–– Mana Takamiya.
Mentre si ricordava il suo nome, Origami osservò la sua postura ancora una volta.
Avrà avuto tra i 14 e i 15 anni. Sotto l’occhio sinistro del suo adorabile viso, c’era un
neo, mostrava ancora i segni della sua innocenza.
Ma, a coprire il suo piccolo corpo c’era un’armatura meccanica non così adorabile che
non le si addiceva per niente –––– CR-unit.
Era un po’ diversa dai modelli usati da Origami e dall’AST, le spalle erano
equipaggiate con oggetti simili a scudi. Dovrebbe essere un equipaggiamento più
nuovo rispetto a quello dell’AST.
“–– Hey, ultima persona. Non so dove ti nascondi, ma vieni fuori, per favore.”
Disse semplicemente questo, ignorando i membri dell’AST ai suoi piedi.
Anche se non si vedevano da lì, gli altri 8 erano svenuti all’ombra delle macerie.
Era uno scontro assolutamente a senso unico. Era come affrontare uno spirito.
–– Lei era stata assegnata ala base di Tenguu alla fine del mese scorso.
Sembrava –– che fosse l’asso della JGSDF.
Sembrava –– che le sue abilità di controllo del realizer fossero tra le migliori al
mondo.
Sembrava –– che avesse ucciso uno spirito da sola.
Solo basandosi su questa voce, si poteva dire che lei fosse un vero mostro.
Ma, la prima volta che si erano incontrati aveva detto “C’è qualcuno qui in grado di
sconfiggermi? Anche uno va bene.”. Ovviamente non c’era possibilità che l’AST,
orgogliosa di definirsi élite, gliela facesse passare liscia.
Quindi, con la scusa di testare le capacità combattive di Mana, era stato pensato
questo incontro d’allenamento.
Ma, onestamente parlando, ad Origami non interessava affatto…….
“………”
Senza dire nulla, Origami ricordò la conversazione che aveva avuto con Mana il
giorno prima.
Il giorno in cui lei era arrivata, Origami e gli altri stavano guardando i video della
battaglia precedente.
Mana aveva guardato l’immagine sullo schermo –– Shidou Itsuka, e aveva detto:
“–– Fratello.”
Origami non aveva mai sentito Shidou parlare di una sorella come lei. Dopo che
Origami glielo disse, Mana aveva parlato con voce shockata.
(!! Il sergente maggiore Origami Tobiichi conosce mio fratello?! Umu……. Nn, okay,
posso darti i dettagli. –– Ma, devi prendere parte all’incontro di allenamento, questa è
l’unica condizione.)
Dopo quella conversazione, non aveva altra scelta.
Alla fine, Origami era stata costretta a partecipare all’esercitazione ––
Il risultato era quello che vedeva.
Nove suoi compagni erano già stati annientati; e Origami aveva perso tutto il suo
equipaggiamento esclusa la sua spada laser per i combattimenti ravvicinati.
Al contrario, Mana non era stata toccata.
“…….. Hey, di questo passo il tempo finirà, lo sai?”
Mana sospirò, facendo questa affermazione che mancava totalmente di modestia.
Continuare a nascondersi non era un’opzione. Origami si alzò in aria, apparendo di
fronte a Mana.
“–– Oh. Alla fine ti sei decisa?”
“…….”
Origami impartì un ordine nella sua mente, attivando i propulsori sulla sua schiena.
Tutto ciò che le rimaneva era ‘No pain’. Non aveva scelta se non combatterla corpo a
corpo.
Spingendo in avanti, volò in cielo ad altissima velocità.
“Sei diretta. Non mi dispiace.”
Mentre Mana faceva un sorrisetto, gli scudi sulle sue spalle cominciarono a muoversi,
spostandosi sulle braccia.
“’Murakumo’ –– Lame gemelle.”
Subito dopo, dalle punte degli scudi si formarono delle grandi lame laser.
Ma, Origami non si fermò.
Portando ‘No pain’ sopra la testa, continuò ad accelerare.
Ma sapeva che caricandola in questo modo poteva solo perdere.
“–– Adesso.”
Quindi, nel momento in cui il suo territory e quello di Mana si toccarono, lei ridusse
velocemente la grandezza del suo.
Questo si ridusse a un decimo della sua grandezza normale.
All’istante, i propulsori rimasti fuori riacquistarono il loro peso originale.
Allo stesso tempo, Origami li sganciò dalla wiring suit, afferrò con forza ‘No pain’,
che aveva disattivato, e si abbassò passando sotto il gomito di Mana.
“Che……?”
A causa della mossa inaspettata, Mana sgranò gli occhi.
I propulsori rimasti senza controllo seguirono le leggi d’inerzia, andando verso Mana
come giganteschi proiettili.
“Tch! Troppo prevedibile…!”
Ma Mana si ricompose subito, usando la lama laser per tagliare a metà i propulsori.
Scintille schizzarono dappertutto, le due metà caddero al suolo emettendo fumo.
Ma –– era questo che Origami aspettava.
“–– Tch!”
La lama di ‘No pain’ riapparve di nuovo, puntando verso la schiena di Mana.
Come voleva Origami, la lama toccò la CR-unit di Mana.
–– Ma,
“Cosa…..”
Origami era rimasta senza parole.
Nel momento in cui la lama affilata era entrata in contatto con l’equipaggiamento di
Mana; il suo corpo avvertì la sensazione di una stretta, come se stesse venendo
stritolato –– Origami non poteva muoversi.
“–– Fuu, quello era pericoloso.”
Mana si girò per guardare Origami negli occhi.
Lei non riusciva a respirare. Non poteva sbagliarsi. Mana aveva fermato i movimenti
di Origami usando solo il territory.
……. Ad essere sinceri, non se l’aspettava.
Considerando il suo tempo di reazione, Mana avrebbe potuto affrontare Origami
subito dopo aver bloccato i propulsori. Qualunque fosse il motivo, adesso lei era
proprio accanto a Mana, dentro il suo territory.
Ma a parte questo, se il territory di Origami era stato ridotto a 30 centimetri, qualcosa
del genere non era impossibile.
Ma…….. non doveva essere così facile.
“Peccato. Scacco matto.”
Mana girò lentamente anche il suo corpo, con la lama che toccava la spalla di
Origami.
Allo stesso tempo, l’allarme sopra le loro teste suonò. Poi, si sentì una voce dalle
uniformi.
“L’allenamento è finito. Vince il tenente in seconda Mana Takamiya.”
Dopo l’allenamento.
Origami, che era tornata nell’hangar della base, stava riflettendo mentre fissava il
campo.
Stringeva forte la sua mano destra, come per cercare di ricordare quella sensazione
che aveva sentito alcuni minuti fa.
“………”
A causa della disattivazione del territory, adesso il corpo le sembrava estremamente
pesante. Il solo atto di alzare il braccio e stringere i pugni le dava la sensazione di
nuotare in mezzo ad un mare viscido.
Ma questa era la conferma della sua incpacità, Origami strinse i pugni ancora più
forte.
“Mana –– Takamiya.”
Quell’abilità di utilizzo del territory, come se si stesse mettendo in mostra. Sul serio,
quella ragazza era davvero un genio.
Era qualcosa di cui essere felici. Mana è un’umana, un membro dell’AST. Di
conseguenza, aveva lo stesso obiettivo di Origami: uccidere gli spiriti. Se solo
esistessero altri maghi come lei, le probabilità di successo aumenterebbero di molto.
Ma, anche se lo aveva capito, un incredibile senso di frustrazione stringeva il cuore di
Origami.
“……. È forte.”
Origami disse questo mentre fissava il suo pugno. Allo stesso tempo sentì una voce lì
vicino.
“–– Anche tu sei forte, sergente maggiore Tobiichi.”
Alzò di scatto la testa, non sapendo da dove fosse venuta la voce, e vide Mana, con
indosso la wiring suit, e in mano due bevande sportive.
“Non ci pensare.”
Dopo aver detto questo, lei le offrì l’integratore nella mano sinistra.
“……..”
Anche se aveva disattivato il territory, i movimenti di Mana erano molto rapidi.
Origami la guardò confusa, allo stesso tempo alzò il suo braccio pesante e prese la
bottiglia.
Mana annuì soddisfatta, continuando la conversazione dopo aver bevuto un sorso
della sua bevanda.
“In tutta onestà, mi sono spaventata. Anche se si è trattato solo di alcuni millimetri
della punta della lama, era da molto tempo che qualcuno non mi toccava in
combattimento.”
Non c’era sarcasmo nelle sue parole, stava semplicemente riconoscendo l’abilità di
Origami.
“Cosa devo fare –– per essere forte come te?”
Origami le chiese questo, ma sembrava che Mana non sapesse rispondere, mentre
aggrottava le sopracciglia.
“Ho sentito che una volta hai ucciso uno spirito. Vorrei che mi raccontassi i dettagli.”
Sentendo le parole di Origami, Mana scosse le spalle.
“Ucciso……. uno spirito, dici? Beh, quello che dici non è sbagliato ––”
Davanti a quella risposta incerta, Origami inclinò leggermente la testa.
“Qualcosa non va?”
“Mm……. il fatto è che, [quella] è un po’ diversa dagli altri spiriti –– vuoi ascoltare lo
stesso?”
“Certo, non importa quanto sia insignificante l’informazione. Dimmelo, per favore.”
“Hm, va bene…… anche se non potrei dirlo in pubblico, credo che nel prossimo futuro
avrai modo di vedere con i tuoi occhi. –– Dopo tutto mi hanno assegnata qui per
questo motivo.”
Questo non spiegava molto,Origami inclinò la testa.
“…..? So che ti hanno assegnata qui per aumentare il nostro potenziale offensivo.”
“Non è sbagliato. Ma ad essere precisi, sono venuta qui per confermare la presenza di
[un certo spirito].”
“Un certo spirito?”
“Esatto. Per tutto questo tempo, ho dato la caccia al più brutale degli spiriti. Il suo
nome in codice è ––”
Mentre stava per continuare,
Bang! Bang!
Le loro teste vennero colpite.
“……. Sss”
“Male.”
Origami e Mana avevano la testa tra le mani mentre si giravano verso destra allo
stesso tempo.
Lì, c’era il leader dall’AST con indosso l’uniforme militare della JGSDF, Ryouko
Kusakabe, in mano aveva un libro arrotolato.
“Voi – due……”
Dalla sua fronte spuntavano delle vene di rabbia, e poi indicò l’ammasso di ferraglia
recuperato dal campo d’addestramento ––
Erano i propulsori che erano stati tagliati a metà.
“Non vi avevo detto che era solo un incontro d’allenamento!? Come vi è saltato in
mente di distruggere delle apparecchiature così costose!?”
Le due ragazze, mentre fissavano il dito di Ryouko, risposero.
“Ho usato un metodo idiota per cercare di trarre in inganno il tenente in seconda
Takamiya, ma mi è andata male.”
“Ho pensato –– anche se è un incontro d’allenamento, se non facciamo sul serio non
otterremo dei dati accurati.”
Così, venero colpite di nuovo sulla testa.
“Ma che intuito. Dimmelo dopo aver studiato accuratamente tutti i costi dei pezzi per
costruire quei realizers! I soldi non sono infiniti, lo sai!?”
“Ricevuto.”
“Ho capito.”
“Bene…….”
Dopo averle lasciate con un “fate attenzione la prossima volta”, Ryouko strinse le
spalle.
Non appena fu sparita, Mana mise il broncio.
“Insomma, il capitano-dono è veramente una rottura. Questo la rende fastidiosa come
uno spirito.”
“Sono d’accordo.”
Origami annuì, e Mana fece un sorrisetto contento.
“Credo che andremo d’accordo, sergente maggiore Tobiichi. Noi siamo persone che
vedono gli spiriti e tutte le creature simili solo come nemici, se ci impuntiamo troppo
sul denaro, non vinceremo mai pur avendone la possibilità.”
Dopo averlo detto, strinse esageratamente le spalle.
Origami guardò ancora una volta il viso di Mana senza parlare.
Come pensava….. non era solo l’aspetto, ma anche la sensazione di parlarci. Erano
entrambe molto simili a quelle di Shidou.
Ma, lui dovrebbe avere solo una sorella.
Anche se non ci aveva mai parlato, l’aveva vista alcune volte. Kotori Itsuka.
Ovviamente, era diversa da Mana.
Ma –– secondo i dati raccolti da Origami, Shidou era stato adottato. Non era
impossibile che lui e Mana fossero veramente fratelli.
“Tenente in seconda Takamiya.”
Origami chiese con naturalezza.
“Come promesso, ora dimmi che relazione hai con Shidou Itsuka.”
“Shidou….? E che cos’è?”
Mana inclinò la testa. …….. Questo non aveva senso. Origami continuò sorpresa.
“Alcuni giorni fa, mentre guardavamo i filmati della battaglia contro [Hermit] –– è il
nome del ragazzo che abbiamo visto. Tu… l’hai chiamato ‘fratello’. Hai promesso di
dirmi il perché se vessi partecipato all’incontro.”
“…. Sss, fratello…….?”
Mana trasalì leggermente.
“Qualcosa non va?”
“No, solo un leggero mal di testa……”
Dicendo questo, premette una mano contro la sua testa.
A Origami sembrò che Mana le ricordasse qualcosa. –– Proprio il mese scorso,
proprio come Shidou nel video.
“….. Sss, scusami. Adesso sto bene. Ah, per quando riguarda mio fratello…”
Mana scosse leggermente la testa cercando di allontanare il dolore, poi tirò fuori un
pendente dalla zona del petto della sua uniforme da combattimento.
E lo aprì. Dentro c’era una foto di un ragazzo e una ragazza da giovani.
“–– Shidou.”
Origami parlò a bassa voce. Quello era senza dubbio Shidou Itsuka da giovane. E
accanto a lui, c’era una bambina con un neo sul viso –– era Mana, sicuramente.
“E cosa sarebbe?”
“Una vecchia foto. –– L’unico legame, tra me e mio fratello.”
“Per favore dimmi i dettagli.”
Anche se Origami disse questo, Mana si grattò la testa come se fosse in difficoltà.
“Devi scusarmi…… ma non mi ricordo altro.”
“…..? Com’è possibile?”
“No……. a dirla tutta, non mi ricordo nulla del passato.”
“Amnesia?”
“Non c’è altra spiegazione. –– Ma, dopo aver visto quel video, mi sono ricordata
qualcosa. In passato ho chiamato quella persona ‘fratello’.”
“Allora perché mi hai imposto quella condizione?”
Origami parlò in tono sorpreso, Mana abbassò la testa per scusarsi.
“No –– …….. Volevo vedere la tua forza, Sergente maggiore Tobiichi. In questo
plotone si può dire che tu sia la più forte. In tutta onestà, hai superato le mie
aspettative.”
“…………”
Origami guardò Mana senza parole. Anche se la sua sconfitta era stata totale, aveva
superato le sue aspettative. Non sapeva cosa pensare.
Mana guardò Origami e continuò.
“Ecco…… Sergente maggiore Tobiichi. Mi dispiace ma, ho ancora una domanda da
farti.”
“Cosa?”
“Mi rendo conto di essere egoista ma….. informazioni su mio fratello, ne hai
qualcuna, vero? Puoi dirmi ciò che sai, per favore?”
“………..”
Cercando di capire quand’è che i loro ruoli si erano invertiti……. Origami pensò per
un po’, annuì e parlò.
“–– Nome: Shidou Itsuka. Età: 16 anni.”
“Sì.”
“La sua famiglia è composta dal padre, la madre e la sorella. Attualmente i genitori
sono oltremare per lavoro. Si occupa lui della casa.”
“Umu…….”
“Gruppo sanguigno: AO RH+. Altezza 170.0 cm. Peso: 58.5 kg. Altezza da seduto:
90.2 cm. Braccio superiore: 30.2 cm. Avambraccio: 30.2 cm. Petto: 82.2 cm. Vita:
70.3 cm. Fianchi: 87.6 cm.”
“……. Okay?”
“Vista dell’occhio destro: 0.6. Occhio sinistro: 0.8. Forza nella mano destra: 43.5 kg.
Mano sinistra: 41.2 kg. Pressione sanguigna: 128/75. Livello di zucchero nel sangue:
88 mg/dl. Livello di urea: 4.2 mg/dl.”
“B-basta! Non voglio sapere questo.”
“Davvero?”
Origami annuì in risposta allo strillo preoccupato di Mana.
“Detto questo, haa, hai davvero delle informazioni dettagliate. Era uno scherzo?”
“Nessuno scherzo. Erano le misure corrette.”
“…………”
Origami rispose con espressione seria, Mana invece mostrò una faccia ancore più
preoccupata.
“……… Scusa se te lo chiedo, ma che tipo di relazione c’è… tra te e mio fratello?”
Alla domanda di Mana, Origami rispose senza esitazione, confusione o
tentennamento.
“Fidanzati.”
“Fermo dove sei. Che stai facendo, Shidou?”
“Ehhh?”
Nel soggiorno di casa sua, Shidou Itsuka diede una risposta incoerente a questa
domanda improvvisa.
Girandosi, vide una ragazza con indosso un’uniforme scolastica e i capelli legati in
due codini con dei nastri neri e le mani sui fianchi.
La sorella di Shidou: Kotori Itsuka –– Modalità Comandante.
Occhi tondi e adorabili che sembravano infelici, un bastoncino di un lecca lecca in
bocca che puntava verso l’alto come la coda di un animale per intimidire i nemici.
“Cosa sto facendo…….. ovviamente mi preparo per andare a scuola.”
Shidou si guardò di nuovo addosso. Indossava la sua uniforme (estiva), aveva lo
zaino nella mano destra, e il bento nella sinistra. Non importa come lo guardi, è una
persona che sta andando a scuola.
Ma Kotori alzò le spalle e scosse la testa come in una sitcom americana.
“Okay, riformulo la domanda. Shidou, cos’hai nella mano destra?”
“Bento.”
“Per te?”
“No……. per Tohka.”
Esatto. Il bento di Shidou era già nello zaino. Quello che aveva in mano era per la
ragazza che viveva nel palazzo accanto –– Tohka.
“E come vorresti darglielo?”
“Pensavo di metterlo nella cassetta delle lettere. Non posso darglielo a scuola di
persona, quindi lo metto nella cassetta della posta ogni mattina.”
Mentre parlava, Shidou fece un “Ah!”
“Aaa, ho capito cosa ti preoccupa. In questa stagione comincia a fare davvero caldo;
sei preoccupata per l’igiene giusto? Rilassati; ho messo del ghiaccio e sacchetti antibatteri. Beh, sarebbe stato perfetto se ci avessi messo delle prugne secche, ma a
Tohka non piacciono –– Ah!?”
Nel mezzo del suo discorso, Kotori lo colpì sullo stinco. Shidou cadde in avanti
reggendosi la gamba. Lo zaino cadde a terra, ma almeno aveva salvato il bento di
Tohka.
“Co-cosa stai…….!”
“In realtà volevo ucciderti. Perché lo metti ancora nella cassetta delle lettere?”
“P-perché non ho altro modo per darglielo. Andiamo anche a scuola a ore diverse ––”
“È qui che sbagli.”
Kotori tirò fuori il lecca lecca dalla bocca e guardò Shidou.
“Tohka si è trasferita qui accanto da due settimane. Shidou, tu e lei siete mai andati a
scuola insieme prima?”
“Eh? Ecco…”
Guardando avanti, contò nella sua testa il numero di volte.
“…… Ora che me lo fai notare, no. Mai fatto.”
Shidou lo disse mentre si grattava la guancia con la mano che ormai non reggeva più
lo zaino.
Shidou e Tohka avevano vissuto insieme per un breve periodo di tempo, ma durante
quel periodo, sembrava che si fossero sparse delle strane voci tra i compagni di
classe, e alla fine, erano stati costretti ad andare a scuola ad orari differenti.
Detto questo, adesso sono vicini, non vivono insieme, adesso non c’è più motivo di
essere paranoici. E a dirla tutta, i due vanno spesso a casa insieme.
Senza rendersi conto di come fosse diventata un’abitudine, Shidou continuava ancora
ad andare a scuola un po’ prima.
Beh, anche perché Tohka tendeva ad alzarsi più tardi di Shidou.
Kotori si mise una mano sulla fronte, incredula.
“Dopo tutto quel casino per farla trasferire, ed essere compagni di classe, non c’è
bisogno di sprecare un’opportunità come andare a scuola insieme, no? –– Dopotutto,
se in futuro appariranno altri spiriti, non si preoccuperanno certo di Tohka, quindi
sfrutta ogni occasione per stare con lei.”
“Mh, mmmhhhh…..”
Shidou emise un suono simile a un lamento.
–– Questo mondo è soggetto a disastri improvvisi noti come spaziomoti.
Come dice il nome, un [Terremoto Spaziale], usando come epicentro un’area di
spazio in un certo perimetro, causa una terrificante esplosione che distrugge tutto nel
suo raggio d’azione.
Anche se negli ultimi anni sono stati sviluppati metodi per anticipare uno spaziomoto
e per ricostruire le aree distrutte, rimane comunque un terribile disastro naturale.
E nonostante questo non sia stato rivelato al pubblico –– la causa degli spaziomoti è
l’esistenza degli [spiriti].
Creature che non esistono in questo mondo, quando appaiono, lo spazio tra i due
mondi vibra, causando una violenta scossa. Questa è la causa degli spaziomoti.
Ovviamente, gli umani che ne sono a conoscenza hanno pensato a vari modi per
contrastare questa calamità.
Il primo, usare il potere militare per eliminare gli spiriti.
L’altro è ––
“Hai capito, Shidou? La prossima volta che appare uno spirito appare, devi farlo
innamorare di te.”
“C-capito.”
Parlando in tono arrendevole, Shidou sospirò.
Sì, questo è l’altro metodo.
Entrare in contatto con lo spirito, parlare, e dopo aver alzato il suo umore e le sue
emozioni, baciarlo.
Anche se non ne conosceva il motivo, Shidou aveva l’abilità di sigillare i poteri degli
spiriti.
E l’organizzazione a cui apparteneva Kotori, ‘Ratatoskr’, voleva sfruttare proprio
quell’abilità.
“Perfetto. Quindi vai a scuola con Tohka oggi. Okay?”
“Mh. Ho capito.”
Non aveva altri motivi. Shidou raccolse lo zaino e camminò verso la porta.
“Rallenta Shidou. Hai dimenticato qualcosa.”
A metà strada, sentì la voce di Kotori, Shidou si guardò le mani.
“Ah? Manca qualcosa?”
“Questo.”
Kotori gli porse la mano, mostrando quello che aveva nel palmo.
Era come se volesse che lo prendesse.
“Questo? Perché dovrei……?”
“Perché è l’occasione giusta, quindi allenati già che ci sei. Bene, indossalo ora.”
Così, Kotori costrinse Shidou a mettersi quell’apparecchio nell’orecchio destro mentre
lei sorrideva.
“A-allenamento…….. per cosa, esattamente?”
“È così –– l’argomento di oggi è…….. far sparire la gelosia di Tohka.”
“Eh….. eehhh? Far sparire……. la gelosia? Per cosa?”
“Nn. Ti ricordi del mese scorso, l’incidente con Yoshino?”
“….. A, aa.”
Shidou brontolò a bassa voce.
Yoshino è una piccola ragazza, uno spirito apparso dopo Tohka….. ma, non appena è
arrivata, Tohka ha cominciato ad arrabbiarsi senza una ragione apparente.
“Questo è punto: se tu ti avvicini ad altre ragazze, Tohka si sentirà infelice.”
“Eh….? Co-cosa?”
Non appena Shidou cominciò a protestare, Kotori sospirò come se avesse davanti un
idiota.
“Co-mun-que, se vai d’accordo con altre ragazze, lo stato mentale di Tohka diventa
instabile –– e alla fine, i suoi poteri spirituali le torneranno. Se succede ogni volta che
uno spirito appare ci saranno dei problemi. Per cui ––”
Kotori puntò il dito verso Shidou.
“quando oggi andrai a scuola, il ‘Ratatoskr’ userà vari metodi per ingelosire Tohka.
Shidou, il tuo compito è occupartene.”
“Occuparmene, ma…… come dovrei fare……?”
“Andrà tutto bene, vai adesso.”
Nonostante Shidou fosse ancora molto confuso, a Kotori sembrava non importare,
mentre lo spingeva verso la porta.
“Tra poco Tohka uscirà di casa. Per altri dettagli, ascolta le istruzioni nel
trasmettitore.”
“No, a-aspetta un attimo…..”
Anche se Shidou non capiva la situazione, era inutile cercare di opporsi a Kotori in
quello stato; questo era stato chiaramente appurato negli ultimi due mesi. Non avendo
scelta, si mise le scarpe.
A questo punto, Shidou sentì di nuovo la voce di Kotori.
“Aaa, giusto, giusto, c’è ancora un’altra cosa. Abbiamo un ospite oggi. Beh, è solo un
saluto, ma parlaci un po’.”
“Ospite?”
Kotori non rispose, ma salì le scale. Aveva detto che gli avrebbe dato istruzioni dal
trasmettitore, quindi probabilmente stava andando alla ‘Fraxinus’ dal balcone al
secondo piano.
Non capiva cosa stesse succedendo. Ma continuare così non era una soluzione.
Shidou aprì la porta e uscì.
All’improvviso, la luce del sole lo abbagliò.
“Nn……”
Era il 5 giugno. Dovrebbe già essere la stagione delle piogge, ma per qualche motivo
il cielo era sempre chiaro di recente. –– Come se il cielo avesse esaurito la pioggia il
mese scorso.
Diversamente dagli anni precedenti, non c’erano nuvole, i raggi del sole colpivano
direttamente la terra, alzando la temperatura.
Non riuscendo a reggere il calore estivo, Shidou aveva messo l’uniforme estiva.
In quel momento,
“Aare……?”
Vedendo la figura sotto la luce del sole fuori da casa Itsuka, Shidou non poté fare a
meno di sgranare gli occhi.
Indossava un lungo vestito, e un cappello estivo bianco che sembrava nasconderle gli
occhi, sotto il cappello, c’erano dei capelli azzurri come l’oceano, e occhi come zaffiri
che guardavano verso Shidou.
E poi –– la cosa che più dava nell’occhio era nella sua mano sinistra. Per qualche
ragione, aveva un pupazzo a forma di coniglio dall’aria divertita.
“Yoshino!?”
Non avrebbe mai potuto dimenticare il nome di una ragazza con la sua personalità.
Shidou camminò verso di lei.
“Yahoo ––, Shidou-kun. È da un po’ che non ci si vede, eh ––”
In quel momento, il pupazzo nella mano sinistra di Yoshino cominciò a parlare
aprendo e chiudendo la bocca.
“Oh, sì, è passato molto tempo –– uhm Yoshinon.”
Mentre annuiva, Shidou rispose al pupazzo. Quello era [Yoshinon], l’amico di
Yoshino.
Il pupazzo era solo un normale pupazzo, la sua voce era ventriloquismo –– ma
quando Yoshino lo indossa nella sua mano, sembra che la sua seconda personalità
conosciuta come [Yoshinon] venga fuori.
Il concetto era che i movimenti e i discorsi del pupazzo non erano affatto controllati
da Yoshino.
“È successo qualcosa? Gli esami di oggi sono finiti?”
“Nn ––, gli esami fisici sono finiti completamente ––, ma c’è ancora bisogno di
pratica ––”
[Yoshinon] parlò muovendo le sue piccole braccia.
“Pratica?”
Non appena lui lo disse, [Yoshinon] alzò all’improvviso la visiera del cappello di
Yoshino.
“…….. Sss”
Yoshino sembrava davvero spaventata, le sue spalle tremarono per un attimo.
Ma dopo aver deglutito, aprì le sue labbra tremanti e parlò.
“Buon-buongiorno, Shidou-san…..!”

Yoshino usò una voce molto più alta del mese scorso per salutarlo.
“Woah!?”
Shidou sgranò gli occhi e fece un passo indietro.
Yoshino, che per natura era timida e aveva paura degli umani, si affidava
completamente a [Yoshinon] per comunicare all’esterno, quindi non parlava molto.
Questa era la prima volta che Shidou la sentiva parlare così forte.
A questo punto, sentì un suono nel suo orecchio destro. –– Era Kotori. Evidentemente
aveva già raggiunto la ‘Fraxinus’.
“Che c’è? Guarda che riesce già a parlare tranquillamente con me e Reine, sai?”
“Davvero? Non è fantastico, Yoshino?”
Dopo che Shidou le ebbe detto questo, Yoshino sembrò imbarazzata e abbassò la
visiera del cappello, ma sembrava che stesse sorridendo.
Poi, accompagnata dal suono del lecca lecca che si muoveva nella sua bocca, Kotori
continuò a parlare.
“Anche se è ancora presto, voglio che Yoshino viva fuori dalla nave. –– Poter parlare
con lei dovrebbe abbassare ulteriormente il livello di stress di Tohka, non sarebbe un
problema…… visto che per il ‘Ratatoskr’ è meglio che gli spiriti capiscano la società
umana e vivano felici.”
“Umu. È fantastico, vero?”
“Nn. Questo è il motivo per cui l’abbiamo fatta venire.”
“Davvero?”
“La prima scelta per la casa di Yoshino fuori dalla nave è sicuramente quello.”
Seguendo la voce di Kotori, Shidou guardò il condominio d’alta classe vicino a casa
sua.
Il palazzo dove vive Tohka, sembra che sia stato costruito appositamente per gli
spiriti. Anche se dovesse accadere qualcosa, non dovrebbe essere distrutto facilmente.
“Ah…… capisco.”
“Ma –– non so se si possa tenere una normale conversazione.”
“Aah…..”
È vero. Anche se in stanze differenti, adesso Tohka e Yoshino erano vicine di casa.
No, ancora prima, loro erano spiriti. Ma non si capiva perché Yoshino continuasse ad
avere paura di Tohka. Sarebbe stato meglio se avessero cominciato a parlarsi.
Poi, la porta automatica del palazzo si aprì silenziosamente.
Una ragazza uscì mentre sbadigliava.
Aveva capelli neri come la notte che risaltavano ancora di più sotto la luce del sole,
bellissima e con degli occhi di cristallo che emanavano una sensazione di sicurezza.
Era la compagna di classe di Shidou, Tohka Yatogami.
“……….”
Guardandola, Shidou trattenne il respiro.
Al momento Tohka non indossava la giacca che aveva indossato fino alla settimana
scorsa, ma la divisa estiva a maniche corte e un fiocco.
Beh, anche Shidou aveva la divisa estiva, quindi non c’era nulla di cui essere
sorpresi……. ma vedendola addosso a lei, che la enfatizzava con la sua bellezza, non
poté fare a meno di rimanere senza fiato.
“Nn….? Shidou!?”
Tohka sembrava essersi accorta di lui solo adesso, sgranò gli occhi e strillò.
“Che… è strano che ci incontriamo così presto al mattino!”
“Ah, aaaaah…… a-andare a scuola insieme qualche volta non è poi così male…… non
credi?”
Shidou disse questo con gli occhi che gli schizzavano da tutte le parti. Le guance
della persona che aveva ricevuto la domanda arrossirono, mentre la sua espressione si
illuminò.
“Sì! Umu –– c-credo che non sia una cattiva idea.”
Tohka acconsentì con aria felice. Non sapeva perché, ma era imbarazzato per averla
resa così felice.
Mentre si chiedeva cosa dire adesso, Shidou le diede il bento.
“Tieni. Il pranzo per oggi.”
“Ooh!”
Tohka accettò con un gran sorriso.
“Cosa c’è oggi sul menù!?”
“Nn, oggi ci sono asparagi e bacon, carne e uova fritte, insalata e pomodori. Ah,
anche riso fritto con pollo.”
“Che ––”
Dopo che Shidou finì di parlare, Tohka mostrò un’espressione shockata, si guardò
attorno furtiva e strinse con forza il bento.
“V-va davvero bene, Shidou?”
“Eh… c-cosa?”
Shidou chiese dubbioso mentre Tohka continuava a parlare a bassa voce.
“Asparagi e bacon, carne e uova fritte sono cose troppo meravigliose. Non saremo nei
guai se la gente lo scoprirà…….? Chissà, potrebbero causare una rivolta per questo
––”
“No, non lo faranno.”
“D-davvero…… è fantastico. M-ma… usare il riso per farne del riso fritto, un tale atto
blasfemo……. non è contro le leggi internazionali?”
Tohka parlò in tono serio. Sul serio, dove cavolo l’hai saputa questa cosa?
“No, no…… ah, non ti piace il riso fritto con il pollo? Se vuoi facciamo cambio,”
Origami aveva preso male il fatto che loro due avessero lo stesso bento. Così, due
settimane fa aveva deciso di cambiare il menù.
Beh, visto che per la maggior parte si trattava solo di avanzi della sera prima, c’era un
po’ di difficoltà nel prepararli.
Ma non appena Shidou fece questa proposta, Tohka abbracciò il bento e fuun fuun fuun fuun fuun scosse la testa a una velocità tale che a una persona normale sarebbe
già caduta la testa.
Shidou la guardò in difficoltà, poi sorrise. Beh, fino a che lei è felice, cucinarli ogni
giorno va bene.
Tohka, ancora con un’espressione preoccupata in volto, abbracciò gelosamente il suo
bento, e cercò di regolare la respirazione e le sue emozioni. In quel momento,
“Nu?”
Tohka sgranò gli occhi all’improvviso, e guardò la giovane ragazza dietro Shidou.
Sembrava che l’avesse notata solo adesso.
“Ooh, ma tu non sei Yoshino? È da un po’ che non ci si vede!”
Rivelando un sorriso innocente, Tohka iniziò la conversazione.
Anche se erano successe molte cose, sembrava che a Tohka non importasse più.
“…… Ss!”
Ma… Yoshino iniziò ad indietreggiare con le spalle tremanti.
“Forza! Forza!”
“Ss, uu, mh.”
Incoraggiata da [Yoshinon] nella sua mano sinistra, Yoshino si fermò con decisione,
Suu~~ prese un bel respiro, e fece un passo in avanti.
Preso coraggio, mosse le sue sopracciglia.
“Aa…… i… a … u… e……..!”
Senza un motivo apparente, Yoshino cominciò a parlare a monosillabi.
“….. Mh.”
Tohka mugugnò, aggrottò le sopracciglia preoccupata e guadò Shidou.
“È… una specie di codice?”
“No… Yoshino?”
Shidou fece un sorriso forzato e la chiamò, [Yoshinon] agitò le sue braccia.
“Aah–– Bene! L’allenamento rende perfetti! Riprova! ANCORA!”
Dopo aver detto alcune parole a Yoshino, lei annuì leggermente, e si mise di nuovo di
fronte a Tohka.
“B-b-buon… gior… no……..”
Parlando a voce più bassa di come aveva fatto con Shidou, senza dubbio la salutò.
“Wooah, buongiorno!”
“……..”
Yoshino tremò per un attimo…… ma riuscì a trattenere l’impulso di scappare.
Passò un po’ di tempo, Tohka e Yoshino erano l’una difronte all’altra, senza parlarsi.
Poi, la voce tagliente di Kotori risuonò nuovamente nell’orecchio di Shidou.
“–– Che significa quel silenzio, Shidou? Yoshino è in difficoltà. Dì qualcosa di
incoraggiante.”
“Eh…..? Ah, aaah…….”
Rispondendo, Shidou guardò Yoshino.
Ripensandoci, adesso era diversa dall’altra volta.
“Yoshino, oggi hai un cappello.”
Esatto, questa era la prima volta che ne indossava uno.
“….. Ss….. è… è vero.”
Yoshino voleva nascondersi dietro [Yoshinon], ma riuscì a non farlo, inclinando la
testa.
“Perché….. oggi fa molto caldo, questo, Reine-san….. ecco…”
“Sicuramente. Ti dona molto. Sei carina.”
“….. Eh!”
A queste parole, Yoshino arrossì.
Sembrava che la sua personalità timida fosse rimasta la stessa. Shidou sorrise.
“Aspetta, non puoi interrompere così la conversazione. E non hai detto nulla a
Tohka.”
“Ah….. hai ragione. –– He-hey, Tohka, non lo pensi anche tu?”
“Mh?”
Probabilmente non si aspettava che sarebbe toccato a lei parlare, rispondendo a
Shidou con tono sorpreso. Dopodiché passò a guadare di nuovo Yoshino.
“Nn. Umu. Sei molto carina, Yoshino.”
“…. Ss! G…. grazie……”
Yoshino rispose guardando verso il basso, mentre alzava lo sguardo forzatamente
verso Tohka.
“A-anche… tu sei… molto carina….”
“Nu? C-co….. mi metti in imbarazzo.”
Dicendo questo, Tohka gonfiò le guance, sorridendo imbarazzata e guardando ancora
Shidou. Non si sa il perché, ma arrossì.
“Shi-Shidou…… lo… pensi anche tu?”
“Eeeeeehhh!?”
Non si aspettava che la conversazione avrebbe preso questa piega.
“Oggi ho un’uniforme diversa……. come sto?”
Quello lui l’aveva notato nel momento in cui l’aveva vista. L’uniforme estiva della
scuola superiore Raizen le dona perfettamente. Carina al punto che chiunque avesse
osato negarlo sarebbe stato giustiziato. Bisognerebbe ringraziare il tempo del
Giappone per questo.
“Oh, sì, ti dona molto.”
“…… Mh, okay.”
Dopo che Tohka ebbe detto queste parole, piombò di nuovo il silenzio.
Subito dopo, nel suo orecchio destro si sentì un allarme.
“Hey, non va bene!”
“Ch-che c’è…….?”
“E me lo chiedi pure? Non è ovvio? Ma che ti salta in mente? L’allenamento è già
iniziato.”
“Eh…..? C-cosa vuoi dire?”
Kotori sospirò.
“Te l’ho già detto. La lezione di oggi è non far ingelosire Tohka. –– Shidou, hai detto
a Yoshino che era carina, perché non hai fatto lo stesso con Tohka?”
“Eeeeeh……?”
Shidou parlò con voce stupida mentre ricordava quello che aveva appena fatto….. ora
che gliel’aveva fatto notare, a parte ‘ti dona molto’, non aveva detto nulla Tohka
stessa.
“N-non va bene…..?”
“Ovvio. Fare un complimento come ‘sei carina’ ad una ragazza, ma non a lei. ––
Anche se non se n’è accorta, il suo umore è calato.”
“N-no, Tohka non si preoccupa di queste ––”
“Ti sto dicendo di sì.”
Kotori parlò in tono accusatorio.
“Anche se Tohka è uno spirito ed è senza dubbio diversa dagli umani sotto molti
aspetti. Non puoi fare errori in questo campo. In questo caso è solo una normale
ragazza.”
“…..”
Sentendo queste parole, Shidou si morse un labbro.
Aveva detto che avrebbe fatto vivere agli spiriti una vita normale, ma sembrava che
sotto certi aspetti, lui li vedesse ancora come esseri speciali.
Shidou strinse il pugno e guardò Tohka, poi parlò.
“T-Tohka!”
“S-sì……!?”
Forse a causa dell’improvviso cambio di volume, Tohka sembrava essersi spaventata
e le sue spalle tremarono un po’.
“C-cosa c’è, Shidou?”
“A-anche tu sei molto carina!”
“Hu…. hueh?”
Tohka arrossì mentre indietreggiava.
Senza sapere perché, anche la faccia di Shidou arrossì. Ma lui non ci fece caso e
continuò a parlare.
“Sì, carina! Estremamente carina! Quell’uniforme ti sta davvero bene! Quando sei
uscita sono rimasto shockato! Non riuscivo a smettere di guardarti! Non riuscivo più
a parlare! Sei così bella! Non riesco a descriverti ––”
A questo punto, Tohka coprì la bocca di Shidou con le mani, impedendogli di
pronunciare le parole che voleva dire.
“Mu….. mugu.”
“Ho… ho capito quindi basta.”
Tohka si girò di spalle.
Quello che aveva detto lo pensava davvero….. ma forse aveva un po’ esagerato.
Mentre ci pensava, nel suo orecchio destro sentì una forte risata.
“Pu….. kuku, haha, ahahahahahahah!”
Senza che ci fosse bisogno di indovinare, era Kotori a ridere. Shidou sentiva i rumori
della sua poltrona. Sembrava che stesse cercando di sedersi di nuovo.
“Ben fatto Shidou. E bravo scemo.”
“Z… zitta….. lo so.”
Shidou si lamentò mentre sudava dalla fronte.
“Ma, sembra che l’abbia fatta arrabbiare di nuovo….. hey, Kotori, che devo fare?”
“Eeh? Di che parli?”
“Eh?”
“L’umore di Tohka sta salendo alle stelle, si è fermato al massimo. L’hai fatta eccitare.
Perché non vai davanti a lei a guardare la sua espressione? Ti interesserà.”
“Eh…..? C-cosa?”
Shidou cominciò a fare una domanda, ma Kotori non gli rispose e continuò a parlare.
“Beh….. niente punizione stavolta. –– Tch, è ora di far rientrare Yoshino. Farai tardi a
scuola se non ti sbrighi, lo sai?”
Non appena Kotori lo disse, Yoshino fece un profondo inchino.
“D-devo andare. P-per favore… fate attenzione….. Shidou-san……. Tohka-san.”
“Sì, torna a trovarci, okay?”
“Nn –– ci vediamo.”
Shidou e Tohka la salutarono. Yoshino fece un altro inchino e corse via.
“…. Bene, andiamo, Tohka.”
“Nn, sì.”
Shidou e Tohka cominciarono a camminare insieme per la strada asfaltata…… ma,
“…… Tohka? Puoi aspettare un attimo?”
Notando che c’era qualcosa che non andava nella schiena di Tohka, Shidou si fermò.
Tohka indossava l’uniforme estiva. Neanche a dirlo, è normale attraverso si possa
intravedere la biancheria, specialmente il reggiseno. Ma……
“Nu? C’è qualcosa che non va?”
“Tohka….. tu… te lo sei messo… quello… vero?”
“? Cosa?”
“….. I-il r-reggiseno.”
Shidou pronunciò quel nome a bassa voce e lentamente. Ma Tohka inclinò la testa
con impressione incredula.
“Reggiseno? E che cos’è?”
“………….!”

Shidou trattenne il respiro, e allo stesso tempo spinse di nuovo Tohka verso il suo
appartamento.
“C-che succede, Shidou?”
“Non è qualcosa che dovresti chiederti!! Tu, non dirmi che non te lo sei mai messo
fino ad ora!!”
“C-come ti ho già detto, non so di cosa parli!”
“…………..!”
Shidou picchiettò l’auricolare, subito dopo si sentì la voce di Kotori.
“Aaa, beh, gliel’ho detto di metterlo quando le ho dato i vestiti…… ma sembra che
non sapesse proprio come si usa.”
“Non è il momento di pensarci! Passi per l’uniforme invernale, ma di questo
passo…!”
“Ho capito, dovrebbe essere nel cassetto in alto dell’armadio di Tohka, perché non le
insegni a metterselo?”
“I-io…..!?”
“Vedi qualcun altro in giro? Sbrigati o farai tardi.”
“….. Aaargh, merda…….”
Facendosi coraggio, si girò verso Tohka.
“Tohka, puoi portarmi in camera tua….!?”
“Nu…..? Okay, non c’è problema, immagino….”
Tohka lo portò dentro anche se sembrava non aver capito ancora cosa fosse successo.
Forse era per ragioni di sicurezza, ma prima di arrivare in camera, erano dovuti
passare attraverso tre strati di muri, di quelli simili a quelli delle banche. Lo spazio
vivibile all’interno non era come appariva all’esterno.
Shidou chiuse la porta e guardò in corridoio.
“B-bene, adesso puoi portarmi l’oggetto che trovi al cassetto in alto del tuo armadio?”
“Nu…….? V-va bene.”
Tohka si tolse le scarpe mente inclinava la testa, e seguendo le istruzioni di Shidou,
tornò con un reggiseno bianco e rosa.
“Va bene così?”
“Ehm, s-sì…..”
Con nessuna esperienza nel vedere la biancheria intima di una ragazza della sua
stessa età, Shidou annuì a Tohka con il viso rosso.
“B-bene, Tohka, mettitelo su……”
Anche se era certo che nessuno avrebbe sentito, Shidou si sentì incredibilmente
imbarazzato e abbassò la voce.
Non appena le fu spiegata la tecnica per indossare il reggiseno, Tohka divenne
completamente rossa.
“Co…….! Cococococosa stai dicendo, Shidou –––!”
Mentre Shidou continuava, Tohka alzò il reggiseno in alto con entrambe le mani e lo
fissò.
“Mettere questo… sul… seno….?”
“Sì, esatto.”
“Mh, mmh….. devo metterlo per forza?”
“…. Sì. Sarebbe… un problema, se non lo mettessi.”
“In… in che senso sarebbe un problema?”
“No….. per ora va bene, ma se cominciasse a piovere….. si… vedrebbe…….”
Un attimo dopo, Tohka sembrò capire cosa intendesse dire Shidou, e la sua faccia
divenne ancora più rossa. Se fosse stato un manga, adesso avrebbe cominciato a
fumare.
“A…… a che cosa stai pensando!?”
Tohka urlò mentre si copriva il petto con entrambe le mani.
“È-è per questo che ti ho detto di mettertelo!”
Dopodiché, Tohka fissò il reggiseno ancora una volta, mentre mormorava “umu…..”.
“H-ho capito. Lo indosserò…..”
Annuendo rossa fino alle orecchie, corse via per il corridoio.
“Haaa… c’è mancato poco.”
Shidou tirò un sospiro di sollievo.
–– Ma, dopo alcuni minuti, Tohka riapparve di nuovo in corridoio, arrossendo.
“Shi-Shidou….. così va bene?”
Mentre finiva la frase, Tohka camminò tremante.
Non si sa perché, ma aveva la camicia al contrario.
“Tohka….. ma come ti sei vestita?”
“Questo, come si aggancia…..?”
“Aaah……”
Solo con questa frase, Shidou capì il motivo di questa situazione.
Dopotutto era la prima volta che indossava un reggiseno. Era troppo difficile per lei
agganciarlo da sola.
Mentre Shidou cercava una soluzione –––
“Basta pensare, va’ e dalle una mano.”
Kotori lo disse come se fosse normale, le guance di Shidou si contrassero un paio di
volte.
Voleva rispondere…… ma non c’era alternativa. Shidou deglutì, e parlò mentre gli
tremava la bocca.
“G…… girati, te lo aggancio io.”
“Co….”
Tohka lo fissò a occhi aperti, non riuscendo a trovare un’alternativa, la pensava come
lui.
Dopo alcune esitazioni, Tohka si girò lentamente, mostrando la schiena a Shidou.
Attraverso la camicia sbottonata si vedeva la sua schiena. Shidou non poté fare a
meno di deglutire.
“N-non stare lì a guardare…..”
Tohka lo guardò imbrazzata, usando entrambe le mani per reggersi le spalle, come se
la sua camicia rischiasse di cadere.
Shidou scosse la testa nel panico.
“H-ho capito…..”
Allo stesso tempo, Shidou cominciò a sudare dalle guance. Continuava a ripetersi “È
l’unico modo, è l’unico modo”, mentre usava le sue mani tremanti per agganciare il
reggiseno. Allo stesso tempo,
…… la prossima volta ne prendo uno che si aggancia da davanti. Prese questa
decisione nel suo cuore.
“Mmmhhh…… mi sento scomoda con questo addosso.”
“…Resisti. Funziona così.”
“Mmmhhh.”
Tohka non era abituata, e continuava a camminare rigidamente. Shidou si mise una
mano sulla fronte, che era ancora bollente, e sospirò.
Superato l’incrocio, Shidou e Tohka sentirono i passi di qualcuno che correva.
“Eh?”
Shidou aggrottò le sopracciglia mentre si girava, ma era troppo tardi.
Sulla sinistra, una ragazza che sembrava una studentessa delle superiori aveva in
bocca un pezzo di pane e,
“Sono in ritardo sono in ritardo!”
Dicendo queste parole che persino nei manga shoujo moderni ormai non si usano più,
lei arrivò a una velocità terrificante. Tra l’altro, anche se aveva un toast in bocca,
aveva una pronuncia perfetta.
“Cosa…!”
Ebbe l’impulso di schivare, ma era troppo tardi. Shidou fu atterrato dalla ragazza,
cadendo di sedere.
“Dolore!”
Come pensava, la ragazza si avvicinò, e lanciò un urlo. Ma –––
“Nwha…..”
La faccia di Shidou divenne rossa, e le sue spalle tremarono.
Era perfettamente comprensibile. La ragazza era caduta con la gonna alzata,
mostrando il sedere a Shidou.
….. Non so perché, ma ho l’impressione che la gonna se la sia alzata di proposito.
“–– Kya!?”
Ma i sospetti di Shidou vennero spazzati via dall’urlo della ragazza.
Si coprì nervosamente le mutande, mentre guardava Shidou con le guance rosse.
“Hai… hai visto!?”
“No, ecco, vedi……”
Mentre Shidou cercava qualcosa da risponderle, la ragazza camminò sopra Shidou.
“Un ragazzo mi ha vista così… adesso non potrò più sposarmi!”
“Eh…..!? No, aspetta…”
A questo punto, la ragazza premette il suo corpo contro Shidou.
“Hyii…..!?”
“Co –––!”
Non solo Shidou, anche Tohka era senza parole.
Ma, alla ragazza non importava, mentre usava il suo dito per disegnare cerchi sul
petto di Shidou.
“Ti… assumerai le responsabilità?”
“Eh, no, anche se lo dici….”
Cominciò a grondare, guardò da un’altra parte. Aaa, oggi fa così caldo. Caldo caldo.
“A-ancora non ti stacchi!?”
Non appena Tohka cercò di prendere la spalla della ragazza, lei la schivò, lasciando
Shidou.
“Per favore, pensaci su! A cosa… accadrà.”
Dopo aver detto questo, senza un motivo, la ragazza corse via.
Tohka rimase attonita per un attimo, “Uu ––”, mise il broncio e guardò Shidou.
“C-cosa succede… Tohka?”
“…. Niente, non è niente.”
Tohka si girò e camminò verso la scuola.
“Aspetta, hey, Tohka ––”
In quel momento il trasmettitore nel suo orecchio destro suonò.
“Shidou, bocciato~~”
“Che….?”
Shidou aggrottò le sopracciglia, seguì il sospiro di Kotori.
“Che combini, Shidou. Non puoi farla arrabbiare così. Dovresti negare con forza.”
Finalmente, Shidou si rese conto di cosa fosse successo.
“Non… non dirmi che quella ragazza….. era del ‘Ratatoskr’……?!”
“Corretto. Una del nostro staff. Perché, hai qualcosa da ridire?”
“……. Guwaaa.”
Il viso di Shidou si contorse per la rabbia mentre si strappava i capelli.
“Aa––aa, perché non te ne fai una ragione –– oppure fai qualcosa per risolvere la
situazione.”
“R-risolvere?”
“Sì, tienila gentilmente per le spalle, e sussurrale all’orecchio ‘non ti arrabbiare, non
sono interessato ad altre ragazze a parte te….’, o qualcosa del genere.”
“Non funzionerà……! Per prima cosa, per quale motivo questo dovrebbe farla sentire
meglio?”
“Hehe, non dire così, potrebbe funzionare. Te lo sei dimenticato? Alle ragazze piace
sentirsi dire frasi gentili su di loro.”
“Guh…….”
“Okay, okay. Parlando di cose importanti, sei sicuro che vada bene starsene lì implato
come un idiota? Tohka è quasi sparita.”
“! Ah…….”
Le spalle di Shidou tremarono mentre guardava avanti. Ma Tohka era già sparita.
“Oh no…….”
Cominciò a correre, ma sorprendentemente la ritrovò subito.
Come se si fosse nascosta dietro l’angolo, Tohka se ne stava lì imbronciata.
“To-Tohka….”
“…. Nn. Andiamo, Shidou!”
Sembrava che lo stesse aspettando, ma dal tono sembrava ancora infelice.
“Oooooh, e va bene…..”
Shidou disse solo questo, mentre pensava freneticamente.
Deglutendo, si fece coraggio e si preparò ad abbracciare le spalle di Tohka….. il piano
era questo.
Ma non ne aveva il coraggio.
Le toccò la spalla, e Tohka si girò. Poi,
“N-non ti arrabbiare, io… io non sono interessato ad altre ragazze a parte te….”
Non c’era nulla da perdere a dirlo, così Shidou seguì le istruzioni e lo fece.
“……..!”
Quando finì, Tohka sgranò gli occhi e lo fissò.
“Tu, cococococococosa stai dicendo Shidou………!”
“N-no…… s-scusami, dimenticalo.”
Non appena ricevette la risposta di Tohka, lui si sentì talmente imbarazzato che aveva
voglia di morire. Shidou agitò le braccia per nasconderlo.
“Mh….. mmhhh.”
Senza un motivo apparente, Tohka emise un lamento, e ricominciò a camminare.
….. ma, sembrava che i suoi passi fossero più leggeri.
Da casa Itsuka alla scuola superiore Raizen a piedi ci volevano 30 minuti.
Di solito Shidou arriva a scuola alle 8 in punto ––– ma visto che aveva aspettato
Tohka, e a causa dei vari incidenti, adesso era leggermente in ritardo.
Le lancette dell’orologio fuori dalla scuola segnavano le 8:20. C’erano ancora 10
minuti prima dell’appello.
“….. Faremo tardi se non ci sbrighiamo.”
“Nn, giusto.”
Con queste parole, i due camminarono verso l’entrata. In quel momento,
“Itsuka-senpai!”
Ad aspettarli all’entrata c’era una ragazza che sembrava del primo anno, che chiamò
Shidou.
“Eh… dici a me?”
“Sì…….”
La ragazza sembrò a disagio, e con timidezza diede a Shidou qualcosa di simile a una
lettera.
“Mi sei sempre piaciuto, Senpai! Potresti leggerla, per favore?”
“Eh….. eehhh!?”
Shidou fissò l’oggetto che la ragazza gli aveva dato. Sull’incarto c’era un cuore.
Era estremamente simile a una lettera d’amore vecchio stile.
“U-una lettera d’amore……!?”
Il suo corpo tremò e indietreggiò.
….. Ma, ben presto si rese conto di qualcosa. Non c’era un motivo vero perché
qualcosa di simile accadesse, molto probabilmente era ancora un membro del
‘Ratatoskr’. Se non la rifiuto con fermezza, l’allarme scatterà di nuovo, e mi toccherà
un’altra di quelle punizioni.
Shidou deglutì e prese la lettera, con l’intenzione di strapparla. ––– Ma, guardando ai
suoi occhi sul punto di piangere, non poté fare a meno di fermarsi.
… Sarà anche un membro dello staff, ma non sarei apposto con me stesso.
Shidou le ridiede la lettera e scosse la testa.
“S-scusami, ma non posso rispondere ai tuoi sentimenti…..”
Non appena Shidou finì, la ragazza sembrò su punto di scoppiare in lacrime.
“G…… giusto. Mi dispiace di essere stata così diretta……!”
La ragazza si girò velocemente e corse via per il corridoio.
“Aaaara. Che spreco.”
“Hmpf, chi è così stupido da cascare in un trucco così scontato?”
“….. Avevamo pensato a qualcosa come una lettera d’amore, ma noi non abbiamo
fatto niente, lo sai?”
“Eh?”
Il viso di Shidou si contrasse.
Poi lui si guardò intorno con un’espressione imbarazzata e notò un’altra ragazza.
Proprio come quella di prima, aveva una lettera in mano.
“Q-quella è…..”
“Una del team.”
“E… e l’altra chi era?”
“La possibilità di accettare una lettera d’amore da una kouhai, un’occasione unica
nella vita, e tu te la lasci scappare. Dev’essere stato difficile respingerla.”
“………”
Shidou guardò da una parte all’altra senza parole.
… ? Che voleva dire? Non capisco.
“Beh, perlomeno hai evitato di ricevere una confessione davanti a Tohka, quindi di
considero salvo per stavolta.”
“….. D-davvero?”
Shidou rispose con voce vuota.
“? Che voleva quella ragazza, Shidou?”
La voce curiosa di Tohka lo chiamò da dietro. Shidou scosse la testa con forza.
“No…. niente.”
A questo punto, sentì di nuovo la voce di Kotori.
“Ma, questo vuol dire che non posso più usare la penitenza di oggi. Peeeeccato.”
“…. Cosa volevi farmi fare?”
“Nn ––? Volevo spargere per la città le foto di quando ti sei messo il gel sui capelli, e
facevi pose del tipo ‘Ma quanto sono affascinante?’.”
“Non osare!”
“Okay, va’ a fare l’appello ora. Non dimenticarti delle lezioni.”
Con questa frase, la trasmissione fu interrotta.
“Ma dai…..”
Dopo aver aperto la porta scorrevole, i due entrarono in classe, alla lavagna c’era il
loro compagno di classe, Hiroto Tonomachi, che guardò Shidou mentre scriveva
qualcosa.
“Aa –––? Mi chiedevo perché fossi in ritardo. Eri con Tohka-chan. U––wa, u––wa.”
Dicendo questo con tristezza, disegnò con il gesso un aiaigasa [1] . Ovviamente i nomi
erano [Itsuka] e [Yatogami].
“Ma cosa sei? Uno studente delle medie?”
Shidou rise.
Ma Tohka sembrò in difficoltà, guardando a turno Shidou e Tonomachi.
“Mh… mhhh, non possiamo andare a scuola insieme……? Non sapevo ci fosse una
regola del genere……”
Tonomachi agitò le mani, nel panico, come se stesse cercando di cancellare le parole
sulla lavagna.
“N-non è così –– come te lo spiego, Tohka-chan? È fin troppo perfetto ––– per
spiegarmi, è l’esplosione di un riajuu –––”
In risposta alla spiegazione di Tonomachi, Tohka sgranò gli occhi.
“Riajuu? E che cos’è?”
“Aaa –– una persona, come il nostro Shidou che non si preoccupa del fatto che non
ha una ragazza, un Ragazzo Dannatamente Gentile.”
“Hey……”
Shidou fissò Tonomachi con la coda dell’occhio. Ma lui non si spaventò affatto, al
contrario, fece un ghigno.
“Mh, capisco. Ma…. è un problema. Se Shidou dovesse esplodere, io….. sarei molto
triste. Non puoi fare qualcosa?”
Tohka disse queste parole innocentemente, senza nessuna traccia di sarcasmo.
A quello sguardo pieno d’innocenza, Tonomachi –––
“B…….. bastardoooooooooooo!”
E corse via per il corridoio.
“Waah, cosa, Tonomachi…”
“Lascialo stare, tra un po’ gli passa.”
Con queste parole, Shidou andò verso il suo posto.
Guardando a sinistra del suo banco, come al solito, c’era una bella ragazza seduta lì.
Carnagione chiara, l’espressività di una bambola, sembrava emanare un’atmosfera che
non apparteneva a questo mondo.
“B-buongiorno….. Tobiichi.”
“………”
Che aura terrificante…
1) Letteralmente “ombrello dell’amore”. Simile all’usanza di incidere i nomi delle
coppie su un tronco di un albero. Un’espressione d’amore.
“––– ‘Giorno, Origami.”
Non appena si fu corretto, la ragazza –– Origami Tobiichi annuì in risposta.
Il solito saluto freddo. Ma oggi non sarebbe finita così facilmente.
Origami guardò la spalla di Shidou e identificò Tohka, il suo sguardo si fece più
intenso.
“Siete venuti a scuola insieme.”
“Eh? Aa, sì….. sì, è così.”
“Davvero?”
Non mostrava la minima emozione, non c’era differenza nemmeno nel tono di voce. E
allora perché? Perché sentiva questa pressione?
“….. Nu?”
Era impossibile non accorgersene. Dal posto alla destra di Shidou, Tohka fissò
Origami dopo aver posato il bento.
“Che c’è? Ti serve qualcosa?”
“Non direi.”
“….. Hmpf.”
Senza nascondere il suo dispiacere, Tohka sbuffò.
Esatto, normalmente Tohka non tratta nessuno con ostilità…… ma quella ragazza era
speciale.
Beh, non poteva farci proprio niente.
Origami appartiene all’AST della JGSDF –– ovvero, è un’umana che vuole usare le
armi per distruggere gli spiriti come Tohka.
E a dirla tutta, prima che Shidou sigillasse i poteri di Tohka, le due si erano scontrate
fino alla morte.
Inoltre, i genitori di Origami erano morti per mano di uno spirito, così lei aveva
sviluppato un odio spropositato nei loro confronti. È normale che non vadano
d’accordo.
In quel momento, la campanella suonò.
“…….! O-okay, l’appello sta per cominciare! Tohka, siediti bene.”
“Nu? Oh, umu……”
Tohka si sedette velocemente al suo posto.
Shidou fece lo stesso, mentre ringraziava il cielo per la grazia.
Gli studenti sparsi per la classe tornarono ai loro posti. Per la cronaca, Tonomachi era
tornato trascinandosi attraverso la porta secondaria. Sorprendentemente è uno che
segue le regole.
Non molto dopo, la porta si aprì. Entrò una donna con i capelli corti mossi e gli
occhiali.
Simile in tutto e per tutto a uno studente, era in verità la loro rappresentante di classe.
29 anni, Tamae Okamine (soprannome: Tama-chan).
“Bene, buongiorno a tutti.”
Dopo aver fatto il solito saluto, Tama-chan-sensei si fermò mentre prendeva il
registro di classe.
“Aaa, giusto. C’è qualcosa che devo dirvi.”
Poi, osservò la classe curiosa.
“Huhu, beh, questa classe sta per avere un nuovo studente!”
Dopo una piccola pausa, Tama-chan-sensei disse questo. All’istante, la classe scoppiò
in un fortissimi “OOOOOOOOOOOHHHHH.”
Beh, era comprensibile.
Dopotutto, parlando di studenti trasferiti, si parla di uno degli eventi più importanti
della vita scolastica. E a dirla tutta, quando Tohka si era arrivata per la prima volta in
questa classe, tutti quanti si erano eccitati allo stesso modo.
“……. Nn?”
In quel momento, Shidou inclinò la testa.
Tohka si era trasferita (per così dire) solo qualche mese fa, perché mettere uno
studente trasferito in questa classe? Il numero di alunni non era certo inferiore quello
delle altre classi.
“Bene, entra per favore.”
I pensieri di Shidou vennero interrotti dalla voce accomodante di Tama-chan-sensei.
La porta si aprì lentamente e il nuovo studente entrò in classe.
La classe cadde nel silenzio.
Era una giovane ragazza. Anche se oggi faceva caldo, indossava ancora la giacca e le
calze nere dell’uniforme invernale.
Sembrava un’ombra, ecco come si poteva descrivere.
Capelli neri, la sua lunga frangia copriva la parte sinistra del suo viso. A parte il suo
occhio destro non si vedeva nulla.
Ma, non era solo quello: quella ragazza era simile a Tohka –– una ragazza che
possedeva una bellezza di un altro mondo –– abbastanza affascinante da poter
competere con lei.
Gu le orecchie di Shidou furono raggiunte dal suono di tutti quanti mentre
deglutivano.
“Perfetto, adesso presentati alla classe.”
“Nn.”
Incoraggiata da Tama-chan-sensei, la ragazza annuì con grazia, prendendo un
gessetto.
E con dei movimenti aggraziati, scrisse sulla lavagna il nome [Kurumi Tokisaki].
“Il mio nome è Kurumi Tokisaki.”
Poi, usando un tono di voce più alto, la ragazza continuò dicendo,
“Io… sono uno spirito.”
“….!?”
Quella… parola.
Shidou fu talmente sconcertato che gli sembrò che il suo cuore stesse venendo
stritolato.
In mezzo agli studenti chiassosi, solo Tohka e Origami ebbero una situazione simile a
Shidou.
Forse Kurumi se ne era resa conto, perché per un attimo, si girò verso Shidou… e
sorrise.
“… Sss.”
“Eh… eheh. S-splendido! Una presentazione molto particolare!”
Notando che Kurumi non avesse alcuna intenzione di continuare, Tama-chan Pa!
batté le mani per indicare che le presentazioni erano finite.
“Molto bene, Tokisaki-san, potresti sederti in quel posto vuoto laggiù?”
“Nn. Ma, prima avrei un favore da chiedere.”
“Hm? Cosa?”
Come Tama-cha-sensei lo chiese, Kurumi alzò un dito.
“Mi sono trasferita da poco e non conosco ancora bene la scuola. Mi piacerebbe avere
qualcuno che mi mostri la struttura del campus, anche dopo le lezioni.”
“Ah, giusto. Hai ragione… quindi il rappresentante di classe –––”
Ma, Kurumi cominciò a camminare mentre la professoressa stava ancora parlando,
femandosi proprio alla destra del banco di Shidou.
“Potrei chiederti di aiutarmi? Shidou-san.”
“Eh….”
Colto alla sprovvista dallo sviluppo degli eventi, Shidou non poté far altro che dire
questo mentre mostrava uno sguardo sorpreso.
“I-io….? E poi, come conosci il mio nome?”
“Non puoi…..?”
Kurumi sembrava terribilmente ferita. Sembrava che stesse per piangere da un
momento all’altro, come quando si viene rifiutati.
“N-no, non è questo…..”
“Allora è una promessa. Mi affido a te, Shidou-san.”
Kurumi gli sorrise dolcemente e sotto gli occhi pietrificati dei suoi compagni di
classe, cominciò a camminare verso il posto che le era stato assegnato.

PRECEDENTE SUCCESSIVO