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CAPITOLO 9 

ANCORA UNA VOLTA RISCHIAMO DI FALLIRE

KUSHIDA TIRÒ FUORI IL CELLULARE, pronta ad entrare immediatamente in azione. Poco dopo, Ike e Yamauchi arrivarono. Sembravano al settimo cielo dopo aver ricevuto l’invito di Kushida. Non appena videro me e Horikita, si scambiarono gli sguardi. Sembravano chiedersi se le avessi parlato della chat. Pensai che fosse meglio tacere. Il senso di colpa avrebbe potuto farli rimettere in riga. 

“Mi dispiace avervi chiamati qui così improvvisamente. Ho qualcosa da chiedervi, o meglio, Horikita-san ha qualcosa da chiedervi.” 

“Co-cosa c’è? Cosa vuoi da noi?!”

Indietreggiarono spaventati. Era una reazione piuttosto eccessiva.

“Vi unirete al gruppo di studio di Hirata-kun?” Chiese Horikita.

“Huh? G-gruppo di studio? No. Voglio dire, studiare è così noioso e Hirata è fastidiosamente popolare. Inoltre, avevamo programmato di studiare il giorno prima. Dovrebbe funzionare. Facevamo così anche alle medie.” 

Yamauchi annuì alle parole di Ike. Contavano sul passare l’esame studiando una notte sola.

“È certamente il tipo di idea che ci si aspetterebbe da voi due. Ma se farete in questo modo, è molto probabile che verrete espulsi.”

“Ti comporti come al solito.” disse Sudou appena arrivato. Lanciò un’occhiataccia a Horikita. A quanto pare Kushida era riuscita a convincere anche lui. 

“Sei tu quello che dovrebbe essere preoccupato, Sudou-kun. Non sembra che tu abbia paura di essere espulso.” 

“Lo so. Comunque vedi di finirla o ti pesterò a morte. Adesso sono impegnato con il basket. Andrà tutto bene se studierò prima del test.” 

“C-calmati, Sudou. Va bene?” Ike si comportava come se la discussione sulla chat non fosse mai avvenuta. 

“Sudou-kun, sicuro di non voler provare ancora una volta a studiare con me? Potresti riuscire a passare l’esame se studiassi tutta la notte, ma se per caso non ci riuscissi, non potrai più giocare a basket. Mi sbaglio?” Chiese Horikita. 

“Beh, io… io ne posso benissimo fare a meno della tua stupida carità. Non ho dimenticato il modo in cui mi hai parlato l’altro giorno. Se vuoi che mi unisca, vorrei prima sentirmi rivolgere delle scuse. Delle scuse sincere.” Disse Sudou, mostrando apertamente la sua ostilità nei confronti di Horikita.

Sebbene Sudou si fosse probabilmente reso conto del rischio che correva, non poteva lasciar correre il suo comportamento. Ovviamente, essendo troppo orgogliosa, Horikita non si sarebbe mai scusata. 

“Ti odio, Sudou-kun.”

“Che cosa?!”

Invece di scusarsi, rivolse a Sudou delle aspre parole, gettando benzina sul fuoco. 

“A dispetto di ciò, le nostre attuali avversità non sono importanti in questo momento. Io ti aiuterò per il mio bene così come tu ti impegnerai per il tuo. Non è forse così?”

“Vuoi davvero arrivare alla classe A? Anche se dovessi avere a che fare con qualcuno che odi come me?” Mormorò. 

“Si, esattamente. Altrimenti, perché avremmo bisogno di coinvolgerti?” 

Come conseguenza della sua incredibile schiettezza, Sudou apparve ancora più irritato. 

“Sono impegnato con il basket. Gli altri membri della squadra non si permettono pausa per lo studio, nemmeno prima di un test. Non voglio rischiare di rimanere indietro per qualcosa di noioso come lo studio.”

Come se avesse predetto le osservazioni di Sudou, Horikita aprì il suo taccuino e glielo mostrò. Sulla pagina c’era un dettagliato programma di studio riguardante il test. 

“Durante l’ultima sessione, ho notato che il precedente metodo di studio non era adatto a te. Nessuno di voi possiede le conoscenze basilari. Per farvi capire, sarebbe come lanciare una rana nell’oceano. La rana non avrebbe idea di dove andare o come nuotare. Inoltre, sono giunta alla conclusione che allontanarvi momentaneamente dai vostri passatempi non possa fare altro che aumentare il vostro stress. Pertanto, ho escogitato un piano.” 

“Che tipo di stregoneria hai usato? Va bene, dimmi il piano.” 

Potrebbe trovare il tempo per lo studio e le attività del club. Credendo che una cosa del genere fosse impossibile, Sudou sbuffò divertito.

“Il test si terrà tra due settimane. Cercherete di studiare seguendo lezioni come se la vostra vita dipendesse da questo.” 

Non potevo credere a quello che aveva detto Horikita. Nessun altro avrebbe mai proposto qualcosa del genere. 

“Solitamente non seguite le lezioni con attenzione, giusto?” Chiese. 

“Non puoi saperlo.” Obiettò Ike. 

“Sostieni il contrario?” 

“Beh… no, dici il vero. Restiamo seduti aspettando che le lezioni finiscano.” 

“Quindi, in altre parole, sprecate sei ore al giorno senza fare nulla. Invece di studiare con molte difficoltà nelle due misere ore che ci rimangono dopo la fine delle lezioni, dovremmo cercare di sfruttare al meglio il tempo che passiamo a scuola.” 

“Beh… potrebbe certamente funzionare, ma … non è del tutto irragionevole?”

Kushida aveva ragione ad essere preoccupata. Avevano perso tempo proprio perché non erano in grado di studiare normalmente. Ed il motivo per il quale avevano difficoltà a capire i problemi era la loro incapacità di stare attenti durante le lezioni.

“Io non sono in grado di tenere il passo con il resto della classe.”

“Lo so. Quindi terremo una breve sessione di studio durante il nostro tempo libero.”

Detto questo, Horikita andò alla pagina successiva, precisando i dettagli del suo piano. Dopo le prime ore, ci saremo incontrati tutti per discutere di quello che non avevamo capito nel corso della lezione. Durante quei dieci minuti di pausa, Horikita avrebbe cercato di dissipare le incomprensioni. Avremmo ripetuto il processo anche nelle altre ore. Ovviamente non era così semplice come sembrava. Sarebbero stati necessari diversi sforzi da parte di Sudou e gli altri per stare al passo e riuscire ad apprendere qualcosa in così poco tempo.

“A-aspetta un attimo. Ho delle perplessità al riguardo. Funzionerà davvero?” Ike era certo che non sarebbe stata un’impresa facile. 

“Sì. Voglio dire, è praticamente impossibile capire quella roba in soli dieci minuti di pausa, no?”

“Non preoccuparti. Risponderò ad ogni domanda e cercando di essere il più esaustiva possibile. Dopodiché, Ayanokouji-kun, Kushida-san e io vi seguiremo uno ciascuno passo dopo passo.” 

Se usassimo questo sistema, potremmo essere in grado di rispiegargli gli argomenti che non capiscono in brevi periodi di tempo. 

“Si tratta soltanto di spiegare le risposte ai quesiti. Voi due dovreste essere in grado di farcela, giusto?” Chiese Horikita. 

“Ho ancora dei dubbi al riguardo. Studiare non è così semplice.” 

“Di solito è possibile riassumere i contenuti di un’ora di lezione in una pagina di appunti, due al massimo. Se prendessi in considerazione unicamente il materiale che sarà presente nel test, potresti riuscire a riassumere tutto in neanche mezza pagina. Se il tempo a disposizione non bastasse, potremmo approfittare dell’ora di pranzo. Non pretendo che capiate ogni cosa, mi basta che riusciate a memorizzare gli argomenti. Durante la lezione, dovrete concentrarvi esclusivamente sulla voce dell’insegnante e su ciò che è scritto nella lavagna. Evitate di prendere appunti.” 

“Quindi, ci stai dicendo di non prendere appunti?” 

“Seguire la spiegazione è piuttosto difficile mentre si prendono appunti.”

Probabilmente aveva ragione su questo. Concentrarsi sul prendere appunti farebbe semplicemente perdere tempo prezioso. In ogni caso, Horikita aveva elaborato un piano attraverso il quale non avremmo utilizzato il nostro tempo libero. 

“Provaci. Prima di rifiutare dovresti almeno provarci.”  

“No. Non ho alcuna intenzione di fare il topo da biblioteca come fai tu. Inoltre, è difficile credere che potrei imparare a studiare con un trucchetto così semplice e conveniente.” Horikita aveva escogitato con cura un piano su misura per loro tre, eppure Sudou non era ancora d’accordo. 

“Sembra che tu abbia frainteso. Non esistono scorciatoie o trucchetti quando si tratta di studiare. Devi solo concentrarti attentamente e fare attenzione. Questo vale non solo per lo studio, ma anche per tutto il resto. O vorresti dirmi che ce ne siano nel basket?” 

“Certo che no. Si migliora solo facendo pratica, tutto il tempo.” Sudou inspirò bruscamente, sorpreso dalle sue stesse parole. 

“Studiare è impossibile per le persone che non possono concentrarsi o lavorare seriamente. Tuttavia, dedichi tutto il tuo impegno nel basket. Voglio che tu applichi parte di questo sforzo allo studio, anche se è solo una frazione di quello che hai. Impegnati in modo da poter continuare a giocare a basket in questa scuola. Non buttare via il tuo potenziale.” 

Sudou esitò. Tuttavia, il suo orgoglio si intrometteva ancora… Sembrava incapace di accettare le parole di Horikita. 

“Rimango della stessa idea. Capisco cosa vuoi dire, ma ancora non ne sono del tutto convinto.” 

Sudou finì per voltarsi e iniziò ad andarsene. Horikita non poteva fermarlo. Se fosse andato via adesso, probabilmente non ci sarebbe stato alcun gruppo di studio. Normalmente ne resterei fuori, ma c’era bisogno di una soluzione drastica. 

“Ehi, Kushida. Hai un ragazzo?” Chiesi. 

“Eh? Cosa? Io no. Perché all’improvviso mi chiedi qualcosa del genere?!” Gridò. 

“Se riuscissi ad ottenere cinquanta punti nel test, uscirai con me?” Le tesi la mano.

“Eh?! C-cosa stai dicendo, Ayanokouji!” 

“No, esci con me, Kushida! Prenderò cinquantuno punti!” Gridò Ike. 

“No, no, esci con me! Vieni con me ad un appuntamento! Vedrai! Prenderò cinquantadue punti!” Disse Yamauchi. 

Kushida comprese immediatamente il mio piano.

“C-che imbarazzo… Non giudico le persone in base ai voti, sai?” Disse.

“Se vogliamo almeno che tentino, dobbiamo dargli qualcosa in cambio. Guarda quanto sono ansiosi Ike e Yamauchi. Sono stati motivati dalla ricompensa.”

“B-beh allora, che ne dite di questo? Andrò ad un appuntamento con chiunque abbia ottenuto il punteggio più alto nel test. Mi piacciono le persone che lavorano sodo, anche se non gli va di farlo.”

“Whoa! Evviva! Lo farò! Lo farò!” Ike e Yamauchi respiravano profondamente dall’eccitazione. Chiamai Sudou.

“Ehi, Sudou. E tu? Questa potrebbe essere la tua occasione.”

Era sempre meglio che dirgli in modo diretto: ‘Vuoi uscire con Kushida?’

In genere capivo abbastanza bene il modo in cui Sudou ragionava, tuttavia non ero ancora sicuro che avrebbe accettato. Provai a cercare un compromesso. 

“Un appuntamento, eh? Non suona poi così male. Cavolo, immagino di non avere scelta. Va bene, mi unirò al gruppo di studio.” Disse Sudou a bassa voce. Non si voltò. 

Kushida sollevata, sospirò profondamente.

“Ricorda, i ragazzi sono le creature più semplici della Terra.” 

Probabilmente Horikita concordava con me. Eravamo riusciti a far unire Sudou al gruppo di studio.

9.1

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LE ATTIVITÀ DEL GRUPPO DI STUDIO erano iniziate e sembrava nel migliore dei modi. Ovviamente, nessuno aveva cominciato ad apprezzare lo studio o lo faceva con gioia. Tuttavia, facevano tutti la propria parte in modo da evitare l’espulsione e da poter continuare a trascorrere del tempo con gli amici. Il Trio di Idioti cominciò a cambiare atteggiamento. Continuavano a fare e rifare i problemi scritti sulla lavagna, scervellandosi. 

Di tanto in tanto, Sudou finiva quasi per svenire durante le lezioni. La sua testa ondeggiava su e giù mentre iniziava a sonnecchiare, ma riusciva a rimanere sveglio, probabilmente a causa del suo sogno di diventare un giocatore professionista di basket. La maggior parte delle persone lo deriderebbe per questo, ma lui lo inseguiva con serietà. Molti degli studenti del primo anno, appena usciti dalla scuola media, non avevano ancora un “sogno”. Molti avevano solo una vaga idea di ciò come volevano fosse il loro futuro. Per lo meno, Sudou stava già lavorando duramente per inseguire il suo sogno. Era degno di lode. 

In che modo esattamente questa scuola definiva gli studenti modello? Come minimo, per ammettere le persone, non si erano basati solo sui voti del test. Era ovvio, bastava prendere in considerazione Ike e Sudou. Se però li avessero ammessi tenendo conto delle loro altre capacità, perché espellerli successivamente per dei brutti voti? O almeno, la vedevo così. 

Oltre che l’intero sistema di ammissione fosse una bugia, non potevo saltare a molte conclusioni. Possibile che il loro intento sia far superare a studenti come Ike e Sudou le proprie difficoltà? Dubitavo che fosse così semplice. Le lezioni e i test erano troppo difficili per quelli come Sudou. 

Una volta terminata la lezione pomeridiana, Horikita annuì con aria soddisfatta e diede un’occhiata ai suoi appunti. Apparentemente aveva terminato di scrivere. Anche se era impegnata ad aiutare il Trio di Idioti, stava facendo tutto il possibile per ottenere il miglior risultato possibile. Era la sua natura. La valutazione della nostra classe migliorerebbe, così come le capacità dei singoli studenti. Tuttavia, cercare di ottenere punteggi perfetti era assurdo. Non intendevamo arrivare a tanto. Aiutare Ike e gli altri a evitare l’espulsione era la cosa migliore che potessimo fare. 

Quando suonò la campana del pranzo, tutti corsero follemente verso la mensa. La nostra pausa durò quarantacinque minuti. Dopo pranzo, acconsentirono tutti di incontrarsi in biblioteca per una sessione di studio di venti minuti. All’inizio avevamo programmato di studiare in classe. Tuttavia, cambiammo idea scegliendo di utilizzare la biblioteca in modo da concentrarci meglio e non essere disturbati da alcun rumore.

Beh, in realtà il motivo principale era che Horikita voleva evitare Hirata. Anche il suo gruppo di studio si sarebbe riunito dopo pranzo e vedendoci studiare nelle vicinanze probabilmente avrebbero cercato di parlarci. Horikita non voleva che questo accadesse. 

“Horikita, sei libera per il pranzo?” Chiesi. 

“Beh-” 

“Ayanokouji-kun! Volete pranzare insieme a me? Non ho programmi per oggi!” Kushida saltò fuori dal nulla proprio davanti a me. 

“Ah, certo. Ti va di mangiare-” Iniziai. 

“Ho degli impegni. Scusate.” Horikita si alzò e uscì dall’aula. 

“Mi dispiace, Ayanokouji-kun. Forse… ero di troppo?” Chiese Kushida. 

“Oh, no. Niente affatto.” 

Kushida si girò verso Horikita e le fece ciao ciao con la mano.

L’aveva pianificato, per caso? Da quando avevo scoperto il suo segreto mi teneva d’occhio abbastanza sfacciatamente. Era probabile che sospettasse ancora che l’avrei detto a qualcuno. Kushida e io andammo al bar per pranzare insieme. Quando arrivammo, venni travolto da una marea di donne. 

“Cosa sta succedendo? Ci sono fin troppe ragazze.” Dissi. 

Direi che l’80% dei clienti erano ragazze. 

“Questo non è proprio un posto dove i ragazzi vengono a mangiare.” 

Il menu includeva voci come pasta e frittelle, cibo che solo le ragazze vorrebbero. Persone atletiche come Sudou con ogni probabilità si lamenterebbero delle piccole porzioni. C’erano alcune coppiette e qualche playboy. Tutti i ragazzi presenti nel locale o erano insieme ad una ragazza o circondati da più di esse. 

“Che ne dici se invece andassimo alla mensa? Mi sento a disagio in questo posto.” Dissi. 

“Ci farai l’abitudine prima o poi. Sembra che Kouenji-kun venga qui tutti i giorni. Lo vedi?” Kushida indicò un tavolo in fondo al locare, dove Kouenji sedeva, circondato da ragazze. Imponente e altezzoso come suo solito. Non l’avevo mai visto in giro durante l’ora di pranzo. Era qui che veniva? 

“Sembra molto popolare. Quelle ragazze intorno a lui sono tutte del terzo anno.” 

Anche Kushida ne era sorpresa. Sentii alcune delle conversazioni tra Kouenji e le ragazze più grandi. 

“Tieni, Kouenji-kun, dì ahh!” Disse uno di loro. 

“Ah ah! Proprio come pensavo, le ragazze più mature sono le migliori.” 

Non era per niente timido con le ragazze del terzo anno. Si faceva imboccare dalle ragazze strette attorno a lui. 

“Quel ragazzo è davvero notevole.” Mormorai. 

“Il suo nome è molto conosciuto ultimamente. Le persone ne parlano spesso.” 

Capisco. Quindi quelle ragazze gli stavano dietro per soldi? 

“Che mondo triste.” 

“Quelle ragazze sono realiste. In qualche modo dovranno pur mangiare.” Disse. 

“E tu, sei una realista, Kushida?” 

“Direi che sono un po’ una sognatrice. Qualcosa come un cavaliere in armatura scintillante sarebbe l’ideale per me.” 

“Un cavaliere, eh?” 

Ci sedemmo il più lontano possibile da Kouenji. 

“E tu, Ayanokouji-kun? Ti piacciono le ragazze come Horikita-san?” Chiese. 

“Perché hai tirato fuori Horikita?” 

“Beh, sei sempre con lei. Non è carina?” 

Beh, sicuramente pensavo che fosse carina. Solo esteriormente però. 

“Sai una cosa, Ayanokouji-kun? È da un po’ che attiri l’attenzione delle ragazze. Sei persino in una classifica degli studenti del primo anno.” 

“Attirare la loro attenzione? Io? Inoltre, che tipo di classica sarebbe?” 

A quanto pare, avevano valutato noi maschi senza che neanche ce ne accorgessimo. Era come la classifica che avevamo fatto per le dimensioni del seno delle ragazze? 

“Beh, ci sono molte classifiche diverse, sai? Le classifiche dei ragazzi sexy, quelle dei ragazzi ricchi, dei ragazzi loschi e-” 

“Va bene, è abbastanza. Non credo di voler sentire altro.” 

“Non preoccuparti. Ti sei classificato con un rispettabile quinto posto nella classifica dei ragazzi sexy. Congratulazioni! A proposito, Satonaka-kun in classe A è al primo posto. Hirata-kun è al secondo. Al terzo e al quarto posto ci sono altri ragazzi della classe A. Suppongo che Hirata-kun abbia ottenuto molti voti grazie al suo aspetto e alla sua personalità.” 

Non mi aspetterei niente di meno dalla star della classe D. Attirava l’attenzione anche delle ragazze delle altre classi. 

“Dovrei esserne felice?” Chiesi.

“Naturalmente. Sei persino in una delle posizione più alte nella classifica dei ragazzi cupi.”

“Vediamo…” Guardai il telefono di Kushida. Le classifiche erano davvero molte. Vidi una classifica piuttosto inquietante intitolata “Ragazzi che dovrebbero morire”. Meglio non guardarla. 

“Davvero non ne sei felice? Sei al quinto posto.”

“Suppongo che se mi importasse di essere popolare ne sarei molto contento, ma non è così.” Inoltre, nessuna ragazza aveva mai messo una lettera con un adesivo a forma di cuore nella mia borsa. “Sono molte le ragazze che partecipano?” 

“Beh, non proprio tutte, ma sono comunque molte. Non conosco il numero esatto di voti, però. Anche i commenti sono anonimi.”

In altre parole, molte variabili sconosciute lo hanno reso non del tutto inaffidabile.

“Penso che tu sia probabilmente in svantaggio, Ayanokouji-kun. Dal mio punto di vista, sei decisamente abbastanza attraente da essere considerato un ragazzo sexy, ma non credo che la gente direbbe che sei bello o che risalti tanto quanto Hirata-kun. Non sei eccezionalmente intelligente, non hai capacità atletiche eccezionali e non sei un grande conversatore. Ti manca qualcosa che ti renda attraente, sai?” 

In altre parole, non c’era assolutamente nulla di attraente in me. “Ouch. Mi sento come se fossi appena stato pugnalato al cuore.” 

“S-scusa. Probabilmente avrei dovuto cercare di essere più delicata.” Kushida sembrava imbarazzata. 

“Ehi, Ayanokouji-kun. Avevi una ragazza alle medie?” 

“Sarebbe un male se così non fosse?” 

“Quindi non ce l’avevi? Ah ah, no. Non c’è niente di male.” 

“Classifiche, eh? Cosa penserebbero le ragazze se i ragazzi facessero qualcosa del genere?” 

“Probabilmente li considererebbero come il peggio del peggio.” 

Anche se stava sorridendo, i suoi occhi lasciavano intendere tutt’altra cosa. Beh, c’era da aspettarselo. Se i ragazzi classificassero le ragazze in base alla bellezza, le ragazze obietterebbero con veemenza. Come si suol dire; due pesi e due misure. Ad ogni modo, Kushida non sembrava trattarmi in modo diverso da prima. Pensavo che le cose potessero essere cambiate da quando avevo scoperto il suo lato segreto. 

“Ehi. Non devi sforzarti di parlare con me se non vuoi.” Dissi. 

“No, non è che non lo voglia. Parlare con te è divertente, Ayanokouji-kun.” 

“Non avevi detto di odiarmi?” 

“Ah ahah, sì, l’ho fatto. Scusa, ma è così che mi sento davvero.” 

Mi ferì sentirmelo dire. Anche se sorrideva, mi odiava. Questa era la cosa peggiore. 

“A dire la verità, oggi ti ho invitato a pranzo per poterti controllare. Ipoteticamente, se dovessi scegliere tra Horikita-san e me, chi sceglieresti come tua alleata, Ayanokouji-kun? Sceglieresti me?”

“Non sono alleato o nemico di nessuno. Sono neutrale.” 

“Ci sono alcune situazioni che non si possono evitare rimanendo neutrale. È meraviglioso opporsi alla guerra, ma potresti trovarti nel mezzo di un tumulto ad un certo punto, sai? Se io e Horikita ci scontrassimo, Spero che collaborerai con me, Ayanokouji-kun.” 

“Quando dici questo…” 

“Comunque, mi aspetto il tuo aiuto, cerca di ricordartelo.” 

“Te lo aspetti, eh? Se chiedessi il mio aiuto, probabilmente la tua prima priorità dovrebbe essere spiegarmi la situazione.” 

Kushida, ancora sorridente, scosse la testa con enfasi. “Prima di tutto, avremmo bisogno di costruire un rapporto di fiducia reciproca.”

“Suppongo sia così.” 

Io e Kushida ancora non ci capivamo l’un l’altra. Forse in futuro, l’avrei compresa meglio.

9.2

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Ci riunimmo in biblioteca un minuto più tardi di quanto avevamo concordato. Erano tutti pronti e in attesa con i loro quaderni aperti. A quanto pareva, la biblioteca era piuttosto popolare. Ogni studente qui presente, che fosse del primo o del terzo anno, si stava impegnando per superare il sempre più vicino esame. Potevo dirlo semplicemente guardandoli. 

“Siete in ritardo.” Disse Horikita. 

“Ci dispiace, era molto affollato.” 

“Voi due non avete pranzato insieme, vero?” Ike si voltò verso di noi, con sguardo sospettoso. Kushida e io avevamo mangiato insieme, ma forse era meglio che restasse tra noi. 

“Sì. Abbiamo pranzato insieme.” Disse Kushida. Sarebbe stato meglio se non avesse detto niente. Come c’era da aspettarsi, Ike e gli altri mi fissarono con evidente scontento. Ike mi guardò come se fossi il suo acerrimo nemico. Horikita parlò senza alzare lo sguardo. 

“Datevi un mossa.” Disse. 

“Va bene.” Al freddo comando di Horikita, mi sedetti e presi il mio taccuino. 

“La geografia è più semplice di quanto pensassi.” 

“Neanche chimica è così difficile.” 

Ike e Yamauchi sembravano contenti. 

“La maggior parte del lavoro sta nella memorizzazione. In inglese e in matematica si ha bisogno di conoscere anche le basi.” 

“Non abbassate la guardia. Non è da escludere che ci siano domande legate ad avvenimenti attuali.” 

“Avvenimenti… attuali?” 

“Sì, riguardanti la politica e l’economia. Significa che le domande potrebbero non limitarsi a ciò che è scritto nei libri di testo.”

“Ugh, questo sì che è giocare sporco. Come potremmo prepararci se non conosciamo il contenuto del test?!”

“Una buona ragione per studiare il più possibile.”

“Odio improvvisamente la geografia…”

Anche se il test potrebbe riguardare argomenti di attualità, pensai che per il momento fosse meglio ignorarli. Preoccupandosi troppo si finirebbe per tralasciare qualcosa di importante. 

“Non dovremmo affrettarci?” Chiesi. Stavamo perdendo tempo prezioso a parlare del più e del meno.

“Sì. Abbiamo perso fin troppo tempo a causa di qualche ritardatario.”

“Ancora con questa storia?” 

“Ecco una domanda per tutti: chi rivalutò il ragionamento induttivo?” 

“Ehm. Era quel tipo di cui si parlava a lezione, giusto? Si chiamava…” Ike mise in moto il cervello e fece roteare la sua matita meccanica tra le dita. 

“Sì, insomma, quello là. Cercare di ricordare il suo nome mi ha fatto venire fame.” 

“Francisco Xavier! O qualcosa del genere, giusto?” Chiese Sudou.  

Sbagliato, ma ci eri andato vicino. 

“Mi ricordo! Francis Bacon!” Gridò Ike.  

“È esatto.” 

“Sì! Riuscirò sicuramente ad ottenere un punteggio perfetto!”

“No, non proprio…”

Mantenendo questo ritmo per un’altra settimana, riusciremo quasi sicuramente a passare l’esame. 

“Per favore, prendetevi cura della vostra salute. Se vi ammalate, avrete meno tempo per studiare!” Kushida capì che non avevamo più margine di manovra. 

“Non preoccuparti. Non per quei tre, per lo meno.” Borbottò Horikita. 

“Proprio come mi aspettavo da te, Horikita-chan! Finalmente stai iniziando ad aver un po’ più di fiducia in noi!”

In realtà, credevo intendesse qualcosa più come: “Gli idioti non prendono il raffreddore.”

“Ehi, fate silenzio. Il vostro blaterare sta diventando fastidioso.” Uno studente seduto nelle vicinanze si voltò verso di noi. 

“Scusa. Scusaci, davvero. Immagino di essermi lasciato prendere la mano. Sono così felice di aver ottenuto qualche risultato. Sapevi che Francis Bacon ha inventato il ragionamento induttivo? Se ci fosse una domanda del genere saprei come rispondere!” Disse Ike, ridendo scioccamente. 

“Eh? Non è che per caso siete studenti della classe D?” Diversi ragazzi si voltarono verso di noi. Sudou, apparentemente irritato, disse: “E allora? Anche se fossimo della classe D dove starebbe il problema?”

“Non c’è alcun problema. Sono Yamawaki, della classe C. Piacere di conoscervi.” Ridacchiò Yamawaki. “Sono molto contento che in questa scuola le classi vengano separate in base al talento degli studenti. In questo modo non dovrò studiare insieme a dei perdenti come voi.”

“Cosa hai detto?!” La rabbia di Sudou divampò. 

“Non ti arrabbiare. Ho solo detto la verità. Mi chiedo… se dovessimo arrivare alle mani, quanti punti perderesti? Oh aspetta, ma voi ragazzi non avete nemmeno punti da perdere, vero? In tal caso, verresti probabilmente espulso, giusto?” 

“Vuoi fare a botte? Vieni pure!” Le urla di Sudou attirarono molta attenzione e sguardi disgustati. Se la situazione fosse peggiorata, sarebbe arrivata alle orecchie degli insegnanti. 

“Purtroppo ha ragione lui. Non siamo sicuri di cosa ti potrebbe succedere se creassi un putiferio. Lo scenario peggiore che potrebbe capitarti sarebbe l’espulsione. Non mi importa se parli male di noi, ma tu sei in classe C, giusto? Onestamente, non hai niente di cui vantarti.” Disse Horikita.

“Evidentemente ci sono stati degli errori di posizionamento tra la classe A e C. Ma voi della D siete su un livello completamente diverso.”

“Il tuo ragionamento è piuttosto inconsistente. Per come la vedo io, tutte le classi a eccezione della A sono sullo stesso livello.”

Yamawaki smise di ridere e fissò Horikita.

“Wow. Per un prodotto difettoso che non riesce ad ottenere un singolo punto, sei piuttosto sfacciata, lo sai? Pensi di poter dire quello che vuoi solo perché hai un viso carino?”

“Grazie per la tua dichiarazione del tutto incoerente e irrilevante. Fino ad ora non ho mai posto molta attenzione al mio aspetto fisico, ma dopo essere stata elogiata da te, devo dire che mi sento piuttosto a disagio.”

“Tch!” Yamawaki ai alzò sbattendo contro il tavolo.

“Ehi. Rilassati. Se cominciamo noi, finiremo nei guai.” Gli altri studenti della classe C trattennero Yamawaki afferrandolo per le braccia.

“Sai già cosa vi succederà se non passerete il test? Non vedo l’ora di vedere quanti di voi saranno espulsi.”

“Sfortunatamente per te, nessuno della classe D verrà espulso. Prima di pensare a noi, dovresti preoccuparti per la tua classe. L’orgoglio precede la caduta.”

“Ah ah ah! Noi che non superiamo il test? Non scherzare.”

“Non stiamo studiando solo per evitare l’espulsione, lo stiamo facendo per poter migliorare i nostri punteggi. Non paragonarci a voi.” disse Yamawaki. “Inoltre, siete felici perché sapete chi sia Francis Bacon? Siete pazzi? Perché state studiando cose che non sono nemmeno nel test?”

“Eh?” Horikita sembrava perplessa. 

“Aspetta, non sapete cosa c’è nel test? Non c’è da stupirsi se venite chiamati prodotti difettosi.”

“Adesso basta.” Sudou, sul punto di perdere la pazienza, afferrò Yamawaki per il colletto.

“Ehi, ehi! Vuoi davvero usare la violenza? Anche al costo di perdere punti?”

“Non abbiamo più alcun punto da perdere!” Sudou tirò indietro il braccio. Uh oh. Stava davvero per stendere questo ragazzo? Sapevo che avrei dovuto fermarlo. Mi alzai, poi- 

“Va bene, fermati. Fermati!”

Una studentessa ci urlò contro. Sudou si fermò. 

“Che vuoi? Non ha niente a che fare con te. Stanne fuori.” Disse. 

“Non ha niente a che fare con me? Anche io sto cercando di studiare in biblioteca, quindi direi che questo sia sufficiente per considerarmi parte coinvolta. Se vuoi davvero colpirlo, posso suggerirti di farlo fuori di qui?” 

Come conseguenza del disinteressato, ma logico, discorso di quella bellezza bionda, Sudou lasciò andare Yamawaki. 

“E voi, non credete di starli provocando? Se le cose continuano così, dovrò denunciarlo alla scuola. È questo che volete?” 

“S-scusa. Non era nostra intenzione, Ichinose.” disse Yamawaki.

Ichinose. Questo nome mi era familiare. Un momento… Era la studentessa della classe B che aveva parlato con la professoressa Hoshinomiya. 

“Dai, andiamocene, prima che ci contagino la stupidità.” 

“Si.” 

Con queste ultime parole, Yamawaki e il suo gruppo se ne andarono. 

“Se avete intenzione di studiare qui, vi prego di comportarvi come degli adulti. Grazie.” Disse Ichinose.

Non potei fare altro che ammirare il suo coraggio. 

“A differenza di Horikita, è riuscita a tenere tutti in riga”. 

“Non intendevo creare scompiglio. Ho solo detto la verità.” Tuttavia, dire la verità l’aveva creato. 

“Ehi. Ha detto che questa domanda non era nel test, giusto?” 

“Che vuoi dire?” 

Ci scambiammo gli sguardi. La professoressa Chabashira ci aveva detto che il materiale sull’Età delle Scoperte sarebbe stato presente nel test. Horikita e io ce l’avevamo segnato. 

“Significa che ogni classe svolge un test diverso?”

“Sembra improbabile. Il test dovrebbe essere lo stesso per tutti gli studenti dello stesso anno.”

Horikita aveva ragione. I quesiti sui cinque argomenti principali sarebbero dovuti essere presenti nell’esame di tutti. Dubito che altrimenti sarebbe possibile valutare la nostra preparazione. Per caso la classe C era venuta a sapere che gli argomenti dell’esame erano cambiati prima di tutte le altre classi? 

O la classe D era l’unica a essere lasciata in disparte? Fummo sconcertati alla luce di queste nuove informazioni. E se il test di ogni classe riguardasse differenti argomenti di scienze sociali? No… E se non riguardasse esclusivamente scienze sociali? E se tutte le domande del test fossero completamente diverse? Se così fosse, avremmo sprecato un’intera settimana di studio.

9.3

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CONGEDAMMO TUTTI dieci minuti prima che finisse la pausa pranzo. Prendemmo le nostre cose e ci dirigemmo verso la sala professori. Dovevamo verificare quale fosse l’esatto argomento del test.

“Professoressa Chabashira, abbiamo qualcosa di urgente da chiederle.” 

“Che ingresso teatrale. Avete sorpreso tutti gli altri insegnanti.” Disse.

“Scusi per la nostra improvvisa intrusione.”

“Non preoccuparti. Siamo molto impegnati, quindi falla breve.” La professoressa Chabashira continuò a scrivere nella sua agenda.

“Professoressa, la settimana scorsa quando ci ha detto quali argomenti avrebbe compreso il test, ha commesso qualche tipo errore? Oggi, poco fa per la precisione, alcuni studenti della classe C ci hanno detto che il test avrebbe riguardato un argomento del test diverso da quello che ci aspettavamo.”

La professoressa Chabashira ascoltò le parole di Horikita senza battere ciglio. Successivamente mise giù la penna. 

“Esatto. Gli argomenti del test sono cambiati venerdì scorso. Scusate, devo essermi dimenticata di informarvi.”

“Come?!”

Scarabocchiò qualcosa su una pagina della sua agenda, la strappò e la consegnò a Horikita. Aveva annotato i numeri delle pagine del nuovo argomento del test. Nonostante l’avessimo già trattato in classe, fu prima della creazione del gruppo di studio. Di conseguenza, c’erano argomenti che Sudou e gli altri non avevano imparato. 

“Grazie a te, Horikita-san, sono stata in grado di porre rimedio al mio errore. Sono grata a tutti voi. Questo è tutto. Potete andare, grazie.”

 “Aspetti un attimo professoressa Sae-chan! Non è un po’ troppo tardi?”

“Non credo. Avete ancora una settimana. Impiegando saggiamente il tempo che vi resta a disposizione non dovreste avere problemi. Giusto?”

La professoressa Chabashira cercò di cacciarci via senza la minima esitazione. Tuttavia, nessuno di noi fece un passo. 

“Anche se state qui, non cambierà nulla. Lo capite, vero?” Chiese.

“Andiamo.” 

“M-ma, Horikita-chan! Una cosa del genere è inaccettabile!” 

“Proprio come ha detto la professoressa, restare qui sarebbe una perdita di tempo. Dovremmo invece cercare di studiare i nuovi argomenti.”

“Ma!”

Horikita si girò e lasciò la sala professori, seguita a malincuore da Sudou e dagli altri. Mentre ce ne andavamo la professoressa Chabashira non ci degnò nemmeno di uno sguardo. Pensavo che si sarebbe scusata per aver commesso un errore del genere, ma non lo fece. Pensavo almeno che un incidente del genere avrebbe potuto scaturire qualche tipo di reazione dagli altri insegnati. Al contrario, sembrava non importare a nessuno. La professoressa Hoshinomiya era seduta nelle vicinanze. I nostri occhi si incontrarono. Fece un piccolo sorriso, salutandomi con la mano. Beh, almeno era già qualcosa. Tuttavia, facevo fatica a credere che la nostra insegnante si fosse semplicemente dimenticata di dirci il nuovo argomento del test. 

Quando uscii in corridoio, suonò la campanella che segnava l’inizio delle lezioni pomeridiane. 

“Kushida-san. Ho un piccolo favore che voglio chiederti.” Dissi. 

“Hmm? Di che si tratta?” 

“Voglio che tu informi al resto della classe D le modifiche riguardanti il test.” 

Le diedi il foglio con i numeri delle pagine degli argomenti. 

“Va bene, ma… sicuro che dovrei farlo io?” 

“Sei la nostra migliore opzione. Non ho dubbi al riguardo. Non possiamo permetterci che il resto della classe affronti il test senza esserne a conoscenza.” 

“Va bene, ho capito. Lascia fare a me. Lo dirò a Hirata-kun e a tutti gli altri.” 

“Mi preparo per domani. Per allora, avrei dovuto restringere tutto ciò di cui avremo bisogno.” 

Horikita si stava sforzando di sembrare calma, ma potevo percepire la sua ansia. Tutto ciò che avevamo fatto fino ad adesso era stato vano, ritrovandoci al punto di partenza. Come se non bastasse, ora ci restava solo una settimana. 

Tuttavia, la nostra più grande preoccupazione era mantenere motivato il Trio di Idioti. 

“Horikita. So che sarà dura, ma conto su di te.” Pronunciando quelle parole, Sudou si inchinò verso di lei. “A partire da domani… mi prenderò una pausa dalle attività del club. Funzionerà?” 

“Questo è…” 

Considerando che ci restava solo una settimana, era la scelta più razionale che si potesse fare. Tuttavia, Horikita ne fu così sorpresa da non riuscire ad accettarlo.

“Ti andrà davvero bene? Dovremmo lavorare moltissimo.” 

“Quando si tratta di studiare è sempre così, non è vero?” Sorridendo, Sudou diede una pacca sulla spalla di Horikita. 

“Sudou, dici sul serio?” Chiese. 

“Sì. Voglio dire, sono piuttosto incazzato con la nostra insegnante e con quegli idioti della classe C.” 

Si potrebbe dire che non tutti i mali vengono per nuocere. Dopo essere stato messo all’angolo, Sudou aveva finalmente sviluppato un atteggiamento positivo verso lo studio. Probabilmente si era reso conto che se non avesse fatto del suo meglio, non avrebbe potuto superare il test. Il suo discorso fu d’ispirazione per Ike e Yamauchi. 

“Immagino che non abbiamo scelta. Ci impegneremo ancora di più.” Disse Ike. 

“Capisco. Se sei pronto, allora possiamo provarci. Tuttavia, Sudou-kun…” Horikita rimosse con freddezza la mano di Sudou dalla sua spalla. “Per favore, evita di toccarmi. Se lo farai di nuovo la prossima volta non avrò alcuna pietà.” 

“Non è per niente carino, signorina…” 

“Faremo del nostro meglio!”

“Sì! Anch’io lo farò!” Anche Kushida, motivata, esultò alzando il pungo in aria. “Forza, Ayanokouji-kun. Fa’ del tuo meglio anche tu!” Gridò.

“Eh? No, io-” 

“Non dirmelo. Ci hai già rinunciato?” 

“A dire la verità, ci ho pensato.”

“Hai promesso di lavorare con me. Te ne sei dimenticato?” Chiese Horikita mentre mi fissava. 

“Non sono portato ad insegnare. Le persone hanno diversi punti di forza e di debolezza, giusto?” 

Ad essere onesti, Horikita e Kushida erano molto più brave di me. Non mi consideravo affatto capace. 

“I tuoi punteggi nei test non erano così male, o mi sbaglio?” 

“Non c’è rimasto molto tempo, quindi potrebbe essere più efficace se Horikita e Kushida si concentrassero su tutti e tre anziché farlo individualmente. Inoltre, c’è qualcosa che mi preoccupa.”

“Qualcosa che ti preoccupa?” 

Quello che era successo in sala professori era troppo grave perché lo trascurassi.

9.4

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QUANDO GIUNSE L’ORA DI PRANZO, balzai in piedi e mi diressi verso la mensa con passo deciso.

“Dove vai?” 

Notandomi uscire di corsa dalla classe, Kushida mi seguì. Spuntò davanti a me, fermandomi.

“È ora pranzo. Pensavo di andare alla mensa.” 

“Hmm. Ti dispiace se vengo con te?” 

“Non particolarmente. Ma ci sono molte altre persone a cui potresti chiedere, sai.” 

“È vero, ho molti amici con cui pranzare, al contrario tuo, Ayanokouji-kun. Anche se di solito stai insieme a Horikita, oggi non le hai nemmeno parlato. Se non sbaglio, l’altro giorno hai detto che qualcosa in sala professori ti ha dato fastidio. A cosa ti riferivi?” 

Kushida, come al solito, era piuttosto attenta. Ad essere onesto, non avrei voluto farlo da solo, ma pensai che sarebbe andata bene anche se ci fosse stata lei. Avevo scoperto il suo segreto per pura coincidenza. Non avrebbe fatto niente di stupido. 

“Te lo dirò solo se prometti di non farne parola con nessun altro.” 

“Mantenere segreti è la mia specialità.” 

Kushida e io ci dirigemmo alla mensa. Ci facemmo strada tra la folla e finalmente raggiungemmo la macchinetta dei buoni pasto. Comprai i biglietti per due porzioni ma invece di mettermi in fila al bancone, andai a lato del distributore automatico e osservai gli studenti che stavano scegliendo cosa prendere. 

“Che stai facendo?” Chiese Kushida, piuttosto perplessa. 

“In questo modo potrò confermare i miei dubbi.” 

Continuai ad osservare gli studenti mentre compravano i biglietti dalla macchinetta. Dopo aver osservato una ventina di studenti, il mio obiettivo apparve. Fece il suo acquisto e andò al bancone con passi pesanti e affaticati.

“Va bene, andiamo.” Dissi. 

“Hmm? Va bene.” 

Ci scambiammo rapidamente i biglietti e ci sedemmo di fronte allo studente dal passo lento. 

“Ehm, scusami. Sei uno studente dell’ultimo anno?” Chiesi. 

“Hmm? Chi siete?” Con tranquillità, lo studente rivolse il uso sguardo verso di noi. Sembrava completamente disinteressato.

“Sei forse del secondo anno?” 

“Terzo anno. Fammi indovinare. Voi siete del primo anno, giusto?” 

“Io sono Ayanokouji, della classe D. Anche tu sei nella D, vero?” 

“Perché dovrebbe interessarti?”

Kushida mi guardò sorpresa, come a dire: “Come lo sapevi?” 

“Stai mangiando un pasto gratuito. Non è molto gustoso, vero?” Chiesi. Era proprio quello a base di verdure.

“Cosa vuoi? Sei davvero irritante.” Prese il vassoio e si alzò, ma io lo fermai. 

“Ho qualcosa da chiederti. Se mi darai ascolto, ti dimostrerò la mia riconoscenza.” 

“Riconoscenza?” 

Il trambusto della mensa copriva la mia voce. Gli studenti erano tutti presi a chiacchierare piacevolmente con i loro amici. 

“Hai ancora le domande del vostro primo test? O se così non fosse, conosci qualcuno che potrebbe averle?” 

“Hai la minima idea di cosa mi stai chiedendo?” Disse. 

“Non è una richiesta poi così strana. Non credo studiare attraverso i test degli anni passati sia contro la politica della scuola.”

“Perché stai facendo una richiesta simile proprio a me?” 

“È semplice. Ho pensato che avrei avuto più possibilità di successo contrattando con qualcuno a corto di punti. In tutta onestà, quel pasto a base di verdure non mi sembra per niente buono. Ovviamente, il discorso cambierebbe se invece ti fosse piaciuto. Dunque, qual è la tua risposta?”

“Quanto hai intenzione di pagare?” 

“Diecimila punti. È il massimo che posso offrire.” 

“Non ho le domande dei vecchi test… ma conosco qualcuno che le ha. Tuttavia, se vuoi che ti aiuti dovrai sborsare almeno 30.000 punti. Se ti va bene, allora non ci sono problemi.” 

“Purtroppo, non dispongo di una simile cifra.” 

“Quanto hai?” 

“Ventimila.” 

“Allora 20.000… no, 15.000 dovrebbero bastare. Non posso scendere più di così.” 

“15.000, eh?” 

“Se ti spingi fino al punto di chiedere le domande dei test precedenti ad uno sconosciuto devi essere proprio disperato, eh? Beh, la scuola espellerà chiunque ottenga un voto negativo, senza alcuna eccezione. Molti dei miei vecchi compagni di classe non sono più qui.” 

“Ho capito. Va bene, allora. Pagherò i 15.000 punti.” 

“Allora abbiamo un accordo. Certo, dovrai trasferire i punti anticipatamente.”

“Ottimo, ma se proverai a pugnalarci alle spalle non ti perdonerò. Anche se è il tuo ultimo anno, farò tutto il possibile per assicurarmi che tu sia espulso.”

“Sei un mostro. Beh, ho capito. Inoltre i trasferimenti di punti vengono sempre registrati. Se si spargesse la voce che vi ho derubato sarebbe terribile.”

“Ottimo. Dato che ti sto pagando 15.000 punti, puoi aggiungere un piccolo bonus? Vorrei vedere le risposte del test a sorpresa che abbiamo fatto poco dopo essere stati ammessi.”

“Va bene. Includerò anche quelle. Ho l’impressione che ti stia preoccupando per niente.” Sembrava che avesse capito cosa stavo pensando. 

“Grazie mille.” 

Dopo aver concluso il nostro accordo, se ne andò rapidamente. Probabilmente non voleva dare nell’occhio. 

“Ehi, Ayanokouji-kun? Sicuro che quello che hai fatto vada davvero bene?” Chiese Kushida. 

“Non è un problema. Le regole della scuola consentono il trasferimento dei punti, quindi non c’è stata alcuna violazione.” 

“Potresti avere ragione, ma non credi che ottenere le domande dei test precedenti non equivalga a imbrogliare?”

“Imbrogliare? Non credo proprio. Se la scuola non lo avesse permesso, lo avrebbero esplicitato nel regolamento tanto per cominciare. Inoltre, quello studente del terzo anno me ne ha dato la certezza. Vale a dire che per gli studenti non è insolito fare scambi come questi.”

“Eh?”

“La mia richiesta non lo ha sorpreso particolarmente e per di più ha accettato senza farsi alcun problema. Quasi sicuramente, non è la prima volta che fa qualcosa del genere. Oltre ad avere le domande dell’esame, aveva anche le risposte della simulazione del test che abbiamo fatto qualche tempo fa. È piuttosto chiaro il perché abbiano ancora queste informazioni.” 

Gli occhi di Kushida si spalancarono per lo shock. 

“Ayanokouji-kun, sei stato particolarmente audace.” 

“È solo una piccola assicurazione per evitare che Sudou e gli altri vengano espulsi.” 

“Ma, ciò che hai fatto potrebbe risultare inutile. Voglio dire, le domande del precedente test potrebbero essere completamente differenti da quelle di quest’anno.”

“Le domande potrebbero non essere esattamente le stesse, ma ci saranno sicuramente delle somiglianze. La simulazione del test che abbiamo effettuato me ne ha dato prova.”

“Potresti spiegarti meglio?” 

“Hai fatto caso alla presenza di problemi estremamente difficili?”

“Sì, l’ho fatto. Ti riferisci agli ultimi quesiti, giusto? Non li ho capiti affatto.” 

“Ho fatto delle indagini e ho scoperto che quelle domande erano sui test degli studenti del secondo e terzo anno. In altre parole, non era qualcosa che uno studente del primo anno poteva solitamente risolvere. Non sarebbe inutile proporci problemi che non possiamo risolvere? Quelle domande non hanno il solo intento di valutare il nostro studio. Ora, supponiamo che le domande della simulazione del test, siano le stesse del vecchio test di simulazione. Cosa sarebbe successo?”

“Se avessi visto il vecchio test, sarei stata in grado di rispondere a ogni quesito.” Disse.

Probabilmente, era un ragionamento applicabile anche al vero e proprio esame. Poco dopo, lo studente del terzo anno mi inviò un messaggio con allegata un immagine. Erano le vecchie domande del test. 

Per prima cosa, verificai se corrispondessero con le domande della simulazione del test. Il tutto stava nel controllare se gli ultimi tre problemi fossero gli stessi o meno. Anche Kushida doveva essere stata curiosa, perché si è avvicinò e cercò di sbirciare il mio telefono. 

“Beh? Non tenermi sulle spine.” Disse. 

“È lo stesso test. Ogni singola parola è identica. I test di quell’anno e di quest’anno sono esattamente gli stessi sotto ogni aspetto.” 

“È incredibile! Quindi, se lo mostrassimo al resto della classe, l’esito sarebbe chiaro! Dovremmo mostrarlo a tutti i nostri amici, non solo a Sudou-kun!” 

“No, aspetteremo. Non lo mostreremo ancora a Sudou e ai ragazzi.” 

“P-perché? Hai usato molti dei tuoi punti per fare in modo che potessero passare l’esame!” 

“Se scoprissero che le domande sono uguali a quelle dei test precedenti, perderebbero la motivazione di studiare. Dobbiamo diffidare dell’eccessiva sicurezza. Dopo tutto, anche se erano identici, è possibile che le domande presenti nel test di quest’anno non siano le stesse dell’anno scorso.”

Questi documenti erano una semplice assicurazione.

“D’accordo, allora come li userai?”

“Li pubblicherò su Internet il giorno prima del test. Diremo a tutti che gran parte delle domande del vecchio test saranno uguali a quelle del nuovo. Cosa pensi che accadrà a quel punto?” 

“Passeranno tutta la notte sulla loro scrivania cercando di memorizzare le risposte!” 

“Esatto.” 

Gli studenti con una scarsa conoscenza delle basi probabilmente non sarebbero in grado di memorizzare tutto in un solo giorno. Tuttavia, questa volta non stavamo cercando di ottenere punteggi perfetti. L’importante era evitare di prendere un voto negativo. Puntando troppo in altro avremmo rischiato di fallire.

Con questo piano, potremmo probabilmente far sì che tutti superino l’esame. 

“Quando hai avuto l’idea di utilizzare i vecchi test?” Chiese. 

“Appena abbiamo saputo che gli argomenti per il test sarebbero cambiati. Ho avuto il presentimento che potessero essere simili fin dalla prima volta che siamo stati informati dell’esame di metà semestre.”

“Eh?! Fin da allora?” 

“Notai qualcosa di strano quando la professoressa Chabashira ce ne parlò. Come insegnate della nostra classe, era ben consapevole dei voti e del rendimento scolastico di tutti noi. Nonostante questo ci disse con sicurezza che avremmo trovato un modo per salvare il test. E di conseguenza, salvare tutti.” 

“Quindi…”

“Potrebbe essere correlato al motivo per cui Sudou, Ike e Yamauchi sono stati ammessi a questa scuola nonostante avessero un pessimo rendimento scolastico. Anche se per loro fosse stato impossibile ottenere buoni voti studiando, forse ci doveva essere un altro modo per superare questo problema, un piano di riserva che avrebbero potuto usare per evitare di essere espulsi. In poche parole chiunque avrebbe potuto ottenere dei voti perfetti attraverso i test degli anni precedenti. O almeno, questa è la conclusione a cui sono giunto.” 

“Ayanokouji-kun, non ti sfugge mai niente, non è vero?” 

“Sono solo astuto. Inoltre, non credevo di poter passare il semestre senza un aiuto. Stavo solo cercando di rendere le cose più facili per me stesso.”

“Hmm.” Kushida sorrise come se alcuni ingranaggi le stessero girando per la mente.

“Ho un altro favore da chiederti. Potresti dire a tutti che hai i vecchi documenti dei test, Kushida? Voglio che tu dica che li hai ricevuti da uno studente del terzo anno a cui sei vicina.”

“Va bene, ma… ti va davvero bene che sia io a dirglielo Ayanokouji-kun?” 

“Mi piace evitare problemi. Non voglio distinguermi. Inoltre, i nostri compagni di classe si fidano di te, Kushida. Penso che sarebbe meglio se glielo dicessi tu.” 

“Capito. Se lo dici tu, Ayanokouji-kun.”

“Grazie. Non dire altro, però. Dobbiamo evitare di attirare troppa attenzione.” 

“Va bene, rimarrà tra noi.” 

“Sì, penso che sia meglio così.” 

“Non pensi anche tu che tra le persone che condividono un segreto si formi uno strano tipo di fiducia reciproca?” 

“Non lo so. Spero proprio di sì.”

“Grazie.” Rispose Kushida. 

Non capivo per cosa mi stesse ringraziando.